Politiche del lavoro: da comitato sorveglianza apprezzamento per misure Regione
PERUGIA - La Regione Umbria ha scelto i progetti e le strategie piu' adeguate, anche con gli indirizzi del Piano triennale per le politiche attive del lavoro, per contrastare non solo gli effetti della crisi economica degli ultimi anni, ma soprattutto per favorire l'incremento dell'occupazione. Si e' conclusa con il ''parere positivo e l'apprezzamento'' espressi dal rappresentante della Commissione europea, Pietro Tagliatesta, e del ministero del Lavoro, Danilo Tesei, la riunione del Comitato di sorveglianza del ''Por Fse'', il Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo dell'Umbria per il periodo 2007-2013, presieduta dall'assessore regionale allo Sviluppo economico Gianluca Rossi, che si e' svolta stamani al convento di Monteripido a Perugia.
Lo riferisce una nota della Regione. ''Con le linee guida del Piano triennale per le politiche attive del lavoro, che costituira' il principale riferimento per orientare l'utilizzo delle risorse comunitarie residue del Fondo sociale - ha rilevato Rossi, nel concludere i lavori - la Regione risponde alle esigenze e alle criticita' del mondo del lavoro con strumenti e con risorse. L'apprezzamento da parte del ministero del Lavoro e della Commissione europea conferma che le scelte che la Regione ha compiuto e si accinge a compiere vanno nella giusta direzione, affrontando i nodi della disoccupazione dei giovani e delle donne, del lavoro precario, le difficolta' nel reinserimento lavorativo degli over 45''.
''La Commissione europea - ha sottolineato nel suo intervento Tagliatesta - esprime parere positivo per l'andamento del Programma operativo del Fondo sociale sia per le capacita' di spesa sia per la qualita' degli obiettivi raggiunti, puntando su priorita' quali il rafforzamento delle competenze e la loro certificazione, la stabilizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici precarie, l'innovazione e la ricerca. Interventi - ha detto - che hanno garantito comunque una tenuta del sistema umbro, che nonostante il netto calo presenta un tasso di occupazione intorno al 67 per cento, e' gia' in linea con il traguardo fissato dal Programma nazionale per il raggiungimento dei target europei al 2020 tra il 67 e il 69 per cento''.
''Il tasso di occupazione comunque deve migliorare - ha proseguito - e il Piano regionale triennale per le politiche attive del lavoro va nella giusta direzione, in linea con le politiche europee. Le sue misure, in particolar modo quelle che riguardano l'occupazione femminile e dei giovani e l'emersione del lavoro nero - ha rilevato - si inquadrano perfettamente nelle linee tracciate dall'Unione europea nella strategia 'Europa 2020' finalizzate ad aumentare la partecipazione nel mondo del lavoro e a ridurre la disoccupazione''.
''L'Umbria - ha sottolineato a sua volta il rappresentante del ministero del Lavoro, Tesei, soffermandosi sul Rapporto annuale di esecuzione del Por Fse 2010 - si attesta in una buona posizione tra le regioni del Centro Nord, distinguendosi per la qualita' degli interventi''. Dal Rapporto annuale, al 31 dicembre 2010, emerge che i destinatari degli interventi previsti nei vari Assi in cui si articola il Programma, sono oltre 50.800, un numero - e' stato rilevato - che rappresenta quasi il 6 per cento della popolazione regionale. I destinatari avviati sono 31.106, di cui oltre la meta' donne (50,3 per cento). Ad avvalersi delle opportunita' offerte dai progetti finanziati dal Fse risultano soprattutto le donne fra i 25 e 54 anni, con diploma di istruzione secondaria superiore. La fascia d'eta' prevalente, con il 71.3 per cento, e' quella fra i 25 e 54 anni, mentre gli ''over'' 54 rappresentano il 6,4 per cento. Sono migranti il 44,2 per cento.
I progetti approvati, sempre al 31 dicembre scorso, sono stati 3900, per un valore di impegno di quasi 87 milioni di euro (su un totale di 230 milioni di euro previsto per l'intero periodo di programmazione). Le spese ammontano a oltre 50 milioni di euro, mentre i pagamenti effettivi sono piu' di 43 milioni di euro. Prioritario a livello di impegni e' l'Asse II - Occupabilita', seguito dall'Asse I - Adattabilita', cui sono destinati oltre il 60 per cento dei fondi assegnati. Le misure attive e preventive sul mercato del lavoro rappresentano il 22,6 per cento del totale, seguite dagli interventi per lo sviluppo del potenziale umano nella ricerca e nell'innovazione (19.7 per cento) e per l'apprendimento permanente (16,8 per cento).
Nel confronto con il 2009, si registra un ''significativo miglioramento'' degli indicatori di attuazione del Programma: la capacita' d'impegno e' passata dal 29,3 al 37,6 per cento; l'efficienza realizzativa dall'8 al 18,9 per cento, mentre i destinatari sono aumentati di quasi 20mila. Un trend di crescita, e' stato rilevato, che e' proseguito nel 2011. Al 31 marzo, il Por conta 3956 progetti approvati, 64 in piu' rispetto al 2010 e concentrati nell'asse Occupabilita', con 51.541 destinatari. I progetti avviati salgono a 2736 (103 in piu'), e quelli conclusi, 1846 (126 in piu') che hanno interessato oltre 25mila persone, di cui 12956 donne. Le risorse impegnate per ammontano a circa 92 milioni di euro, con una capacita' d'impegno che sale al 39,8 per cento. Nel caso delle spese, l'aumento e' di circa 5,3 milioni di euro, con un incremento dell'efficienza che passa al 21,2 per cento.
L'attuazione del ''Por Fse'' Umbria ''ha pertanto gia' ampiamente superato le soglie minime fissate dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, al 31 dicembre 2011''.

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