TERNI - La LyondellBasell ha dato oggi la disponibilita' a sospendere il termine - previsto per il 30 giugno - entro il quale i 98 lavoratori dello stabilimento ternano avrebbero dovuto decidere se optare per il trasferimento nei siti di Ferrara o Brindisi o accettare il licenziamento, dopo la decisione della multinazionale di chiudere gli impianti del polo chimico.

La decisione e' stata resa nota nel corso dell'incontro che si e' svolto questo pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico, alla presenza del responsabile dell'Unita' di crisi del dicastero, Giampietro Castano, tra le segreterie nazionali e provinciali dei chimici e il responsabile del personale della multinazionale, Antonio Gaudenzi. Sospeso temporaneamente, in base a quanto si apprende da fonti sindacali, anche l'avvio delle procedura di mobilita' dei lavoratori, con la possibilita' di una proroga della cassa integrazione, che altrimenti scadrebbe il 31 luglio.

La sospensione dei termini e' stata decisa in attesa di un nuovo incontro al ministero programmato per il 5 luglio prossimo, durante il quale verra' valutato lo stato della trattativa tra la Basell e la Newco capeggiata dalla Novamont intenzionata a rilevare gli impianti, dopo la nuova offerta di acquisto presentata ufficialmente ieri da quest'ultima. Alla luce dell'incontro di oggi le organizzazioni sindacali hanno deciso di sospendere le iniziative di protesta finora programmate. Lunedi' e' comunque prevista una nuova assemblea di fabbrica.
 

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