Calai. Le proposte di sinistra per Gualdo approdano in Consiglio comunale
La ridestinazione ed il riutilizzo del complesso dell'ex ospedale Calai costituisce per la Città di Gualdo Tadino una grande opportunità di rilancio economico e sociale e per la pubblica amministrazione locale una inderogabile priorità di programmazione e di intervento. Sono manifeste e grandi le aspettative che l'intera comunità gualdese ripone in una soluzione adeguata della vicenda, in tempi ragionevolmente rapidi e certi, che possa valorizzare, sul piano della riqualificazione dei servizi socio-sanitari territoriali, questa grande ricchezza comune.
Il protocollo di Intesa tra Regione, Comune di Gualdo Tadino ed ASL, sottoscritto nel 2005, si pone tuttora quale valido strumento per affrontare il nodo della ridestinazione del Calai e per garantire il rilancio dei servizi socio-sanitari del nostro territorio. Seppur sia indiscutibilmente vero che a distanza di 6 anni la sanità abbia subito modificazioni e trasformazioni considerevoli tali da richiedere, in fase di concretizzazione delle scelte, diversi interventi di correzione e di integrazione, dopo la realizzazione del nuovo nosocomio comprensoriale, resta centrale la prospettiva e la necessità di garantire alla nostra Città un polo sanitario e socio-sanitario di eccellenza particolarmente rivolto ad anziani, disabili e non autosufficienti ma anche in grado di erogare servizi adeguati di riabilitazione, prevenzione, medicina di territorio.
Le questioni legate al patrimonio e agli impegni economici da mettere in campo per garantire una soluzione in tempi rapidi e certi, debbono serenamente e disponibilmente dispiegarsi in un tavolo di confronto tra le Istituzioni coinvolte, comunque consapevoli, in fatto di sanità, di costituire entità sussidiarie e concorrenti. Si confida pertanto che la Regione dell'Umbria, garantisca il rispetto di ogni impegno sottoscritto e possa mettere la ASL 1 nelle migliori condizioni finanziarie ed operative per consentire il conseguimento dell'obiettivo di ricostruire a Gualdo un polo sanitario e socio-sanitario complesso, integrato e polifunzionale come era sancito nel Protocollo di Intesa.
Parimenti, questo grande obiettivo comune deve essere realizzato attraverso la coprogettazione di un'ipotesi di ridestinazione e di riutilizzo concretamente fattibile, economicamente sostenibile, appropriata sotto il profilo della qualità dei servizi, rispondente ai bisogni veri e più urgenti della popolazione. Tutti elementi che possono riportare la vicenda della riqualificazione del nostro vecchio ospedale dalle fumosità e dalla confusione progettuale alla più concreta, ragionevole ed efficace attività di realizzazione di un progetto che possa rilanciare la sanità di Gualdo e al contempo restituire al Calai la funzione storica ed insostituibile di assistenza ai gualdesi nei crismi di una più moderna attenzione alla loro domanda di salute e ai bisogni anche inediti o ancora inevasi della popolazione locale così come di una strategica e sostenibile introduzione di possibilità integrative di servizi che possono riattrarre utenza dall’intero territorio, dall’intera Regione e da altre realtà del nostro Paese.
La realizzazione di una cittadella sanitaria, un polo sanitario e socio-sanitario complesso ed integrato, che metta in rete e valorizzi l’assistenza e la riabilitazione per anziani e disabili, punti sulla riqualificazione del centro di riabilitazione cardiologica, riqualifichi tutti i servizi territoriali e socio-sanitari ascrivibili al Centro salute della ASL nei settori della specialistica ambulatoriale, della prevenzione, dell’infanzia, della maternità, delle dipendenze e ricostruisca un rapporto proficuo di integrazione con i medici di base, costituisce dunque la scommessa prinicipale per garantire il conseguimento pieno e definitivo di questa grande scommessa cittadina. La realizzazione di questo progetto che è perfettamente in linea con le giuste e sacrosante aspettative dei gualdesi necessita del rispetto pieno del Protocollo di Intesa del 2005, deve salvaguardare il carattere pubblico dei servizi, deve porsi l’obiettivo di riqualificare e di potenziare dei servizi altrimenti destinati al tracollo, deve mettere al centro il cittadino ed i suoi bisogni, deve valorizzare il capitale umano e sociale del territorio, può contare sul valore aggiunto delle organizzazioni del volontariato e del Terzo settore, deve rispondere a criteri di equità di trattamento che il nostro territorio, in termini di impegni, di servizi e di risorse, merita al pari degli altri che fanno parte dello stesso bacino della ASL 1.
Il progetto di ridestinazione e di riutilizzo del Calai indirizzato alla riqualificazione ed al potenziamento dei servizi socio-sanitari. anche sul fronte delle risorse e in una prospettiva futura, avrebbe peraltro il merito di garantire un risparmio sicuro per le casse del servizio sanitario regionale. Il riequilibrio delle spese del servizio sanitario regionale in favore dei servizi territoriali e del loro potenziamento, se in prima istanza può apparire oneroso, evita successivamente il ricorso molto più costoso alle cure ospedaliere e la stessa migrazione sanitaria.
Su questa base, abbiamo depositato nella mattinata di mercoledì una proposta di ordine del giorno che verrà discussa già nella prossima seduta della massima assise comunale. L'auspicio è che l’Amministrazione comunale, le forze politiche e la cittadinanza possano convergere su un’idea progettuale che valorizzi ed arricchisca quello che c’è e quello che la sanità gualdese è riuscita a costruire in anni di impegno, di innovazione, di lavoro e a questo fine si possa mobilitare ogni energia culturale, ogni tensione morale, ogni tendenza politica, ogni competenza tecnica, ogni istanza civica, ogni bisogno collettivo della comunità locale, proprio perchè la questione del Calai si deve porre quale progetto di comunità, d'interesse generale, di salvagurdia del diritto alla salute.
L'ipotesi progettuale di riutilizzo del complesso dell'ex ospedale Calai avanzata si volge alla ricostruzione nella nostra Città di un polo sanitario e socio-sanitario complesso, integrato e polifunzionale in linea con il Protocollo d’Intesa del 2005 e prevede:
1- La struttura che attualmente ospita l'EASP deve continuare a svolgere una sua funzione ed in essa va previsto il mantenimento di almeno trenta-quaranta posti letti di Residenza Protetta da utilizzare per gli anziani con minore bisogno di assistenza;
2- I restanti posti di Residenza Protetta, quelli per gli anziani che richiedono un'assistenza più complessa, vanno ricollocati al Calai, insieme alla RSA, alla Comunità alloggio per disabili adulti gravi, al Centro diurno Alzheimer, con l’aggiunta di 6 posti per degenti, e ai servizi diurni socio-riabilitativi per disabili adulti e minori;
3- Va riconsiderata l'opportunità di assegnare a Villa Luzi la funzione per cui è stata ristrutturata, ovvero quella di un'unità di convivenza per anziani autosufficienti, ospiti di mini appartamenti indipendenti ma con ambienti comuni di socialità;
4- Il potenziamento della specialistica poliambulatoriale (odontoiatria, oculistica, pediatria, ortopedia, fisioterapia ecc.) del Centro Salute che può essere reso possibile e più funzionale grazie anche alla collaborazione con gli studi dei medici di base ed all'integrazione con la medicina del territorio. Una Casa della Salute, quindi, che renda effettiva l'integrazione tra ospedale, territorio e medici di base;
5- Il rilancio del Centro di riabilitazione per cardiopatici deve poter contare sull'introduzione di un servizio di day hospital in loco. Nelle condizioni operative attuali ed in assenza di risposte forti come quella sopra richiamata, il rischio di un progressivo ed ulteriore decadimento di questo servizio si fa sempre più concreto ed inevitabile, almeno nella collocazione del Calai;
6- Il mantenimento ed il rilancio dei servizi per l’infanzia, la maternità, la genitorialità, le dipendenze e la salute mentale, anche attraverso l'attivazione di un servizio di unità di convivenza per soggetti psichiatrici;
7- L’implementazione delle risorse e la riqualificazione dei servizi di assistenza domiciliare per anziani, disabili e non autosufficienti, la riorganizzazione dei servizi palliativi di cura per i malati terminali, la riqualificazione del servizio di guardia medica;
8- La possibilità di ripristinare a Gualdo un presidio di 118 che, in presenza di un polo sanitario così strutturato, possa garantire l'opportuna assistenza medica nelle prevedibili emergenze.
L'ordine del giorno di sinistra per Gualdo impegna il Sindaco e la Giunta a riprendere l'interlocuzione con la Regione dell'Umbria sulla base della predetta ipotesi progettuale, coinvolgendo tutti i consiglieri regionali del territorio (Sandra Monacelli, Andrea Smacchi, Orfeo Goracci), considerato che la questione del Calai debba essere assunta come prioritaria dall'intero ambito territoriale, e la Conferenza dei capigruppo del Consiglio comunale di Gualdo Tadino.
La proposta prevede anche l'istituzione di una commissione tecnica ed operativa di saggi con la funzione di realizzare concretamente il progetto, di porre in essere tutte le attività utili a questo fine e di raccordarsi, a questo scopo, con tutte le Istituzioni e i soggetti chiamati a svolgere un ruolo nella ridestinazione del complesso dell'ex ospedale Calai. La commissione sarà coordinata dal Dott. Marcello Pagliacci, cui si dovrà affidare un incarico tecnico ed operativo speciale a titolo gratuito e ne faranno parte il Dott. Paolo Saverio Fiore, presidente dell'EASP, il Sig, Carlo Biccini, direttore generale della Cooperativa sociale ASAD e, fatte salve le disponibilità, il Dott. Cesare Manfroni, l'Avv. Danilo Biscontini e l'Ing. Maurizio Biscontini.
Si confida altresì nella Regione dell'Umbria affinchè il quadro istituzionale, programmatorio ed amministrativo per la gestione degli interventi, delle attività, delle convenzioni e dei servizi utili alla ridestinazione del Calai possa essere definito nel quadro delle linee del Piano sanitario regionale, del Piano sociale regionale e del Piano per la Non autosufficienza e possa essere concretizzato sotto il controllo e secondo gli indirizzi della Giunta regionale dell'Umbria.
Infine, la nostra proposta prevede l'organizzazione di una grande Conferenza pubblica sulla sanità e sul diritto alla salute dei cittadini gualdesi con il proposito di analizzare lo stato dei servizi sanitari, ospedalieri e territoriali, disponibili ai cittadini di Gualdo, di valutare le eccellenze e le criticità, di approfondire i bisogni in termini di salute e di benessere sociale della nostra comunità, di sollecitare eventuali azioni ed interventi correttivi nei termini auspicabili di impegni programmatici, finanziari e strumentali da parte della Regione Umbria e della ASL 1 e di illustrare la predetta ipotesi progettuale sulla ridestinazione del Calai. Una conferenza pubblica cui possa essere chiamata a partecipare l'intera comunità locale nelle sue diverse articolazioni politiche, civili, economiche e sociali, e che possa dare un contributo decisivo alla necessità di giungere in tempi rapidi e certi alla concretizzazione di questo grande obiettivo comune da garantire attraverso i soggetti istituzionali coinvolti in virtù degli impegni assunti a più riprese con i cittadini di Gualdo.
Il Capogruppo Rifondazione Comunista
La sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini

Thursday
23/06/11
12:40
CARLO DE BENEDETTI !......un polo sanitario e socio-sanitario complesso ed integrato, che metta in rete e valorizzi l’assistenza e la riabilitazione per anziani e disabilI .....BLA BLA BLA .....CARLO DE BENEDETTI,POTREBBE ESSERE IL "CANDIDATO IDEALE"POTREBBE ,LO E' ,LO SARA' ANOI COMUNI MORTALI NO E' DATO ,PER IL MOMENTO,SAPERE .
COME PER L'EX OSPEDALE DI FOLIGNO ,DOVE L'INGEGNERE HA MESSO LO ZAMPINO,LI SORGERA' UNA "SPLENDIDA" RESIDENZA SANITARIA ED UNA STRUTTURA PER PAZIENTI(MOLTO PAZIENTI) IN STATO VEGETATIVO ,QUELLI PER CUI LA REGIONE IMMETTE FONDI FINO A 15.000/30.000 EURO AL MESE PER OGNI SINGOLO "OSPITE".
QUANTO CI RENDE IL COMATOSO ? FATE UN CALCOLO ,SI PARLA DI 80/100 DISABILI GRAVI ,CERTO EROGARE GLI ASSEGNI DI CURA IN UMBRIA SAREBBE UN AFFRONTO GRAVISSIMO PER L'INGEGNARE CHE VIVE IN SVIZZERA MA FA AFFARI IN ITALIA ,E ORA ANCHE IN UMBRIA -RAGAZZI CHE NON METTETE IL CASCO QUANDO ANDATE IN MOTORINO ? FATEVI SOTTO !!!CARLO VI ASPETTA !CON IL BENEPLACIDO DI CATIUSCIA E COMPAGNI!
Carlo De Benedetti controlla il gruppo Santo Stefano (gestore e proprietario della struttura Folignate)con la sua società KOS (60 RESIDENZE SANTARIE E STRUTTURE PER DISABILI GRAVI) in tutta Italia.
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:DwiLySt2COMJ:www.ss...
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:WfD0Lp3rqe8J:www.ko...
Thursday
23/06/11
14:03
AGGIORNAMENTI !NON AVEVO ANCORA LETTO I GIORNALI ,IN EFFETTI I CANDIDATI SONO 3 ,CARLO DE BENEDETTI (GRUPPO SANTO STEFANO) TOSINVEST(GRUPPO SAN RAFFAELE)VICINO AL PD E NON SOLO ..... E UN ALTRO ANCORA POCO NOTO ,CI RIPROMETTIAMO DI APPROFONDIRE..
CHISSA CHI VINCERA'!
INTANTO DATE UNO SGUARDO SULLA FAMA DEI PAPABILI
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:aq667hdt5N4J:www.ab...
PER CONFERME DA PARTE DELLA BLASONATA STAMPA LOCALE ..
http://rassegna.crumbria.it/pdf/376601.pdf
Thursday
23/06/11
14:09
GENTILI AMICI ,UNA RIFLESSIONE SI IMPONE ,PER L'INGEGNERE E' PALESE IL SENSO D'APPARTENENZA ,E' IL PROPRIETARIO DI REPUBBLICA ,MA TOSINVEST E' SOCIETA' DEL GRUPPO ANGELUCCI ,FAVORITI DALLA POLVERINI NEL LAZIO MA VICINO AL PD E ALLA FAMIGLIA FINI , VI RENDETE CONTO CHE INCIUCIO ?
MA QUALE DESTRA E SINISTRA ,SVEGLIA !!!!
GLI AMICI SONO TRASVERSALI E BIPARTISAN ....E NOI COGLIONI CHE ANCORA CREDIAMO ALLE CONTRAPPOSIZIONI !