Azienda sanitaria integrata, Bravi (Cgil): "E' giunto il momento del confronto"
di Mario Bravi, segretario generale Cgil Umbria -
La CGIL dell’Umbria ritiene necessario un incontro urgente con la Presidente della Giunta Regionale Marini, e con il coinvolgimento del Magnifico Rettore Bistoni per discutere della evoluzione del rapporto tra Regione ed Università.
E’ necessario un confronto con le OO.SS., a partire da alcuni punti fondamentali tra i quali:
• Chiarire le motivazioni ed i vantaggi di applicare la 517 ed arrivare ad una Azienda intergrata.
• Valutare con quale assetto si vuole strutturare l’azienda integrata. Considerando che nessun territorio, nessuna professionalità, nessun settore può subire danni
• Esplicitare i vantaggi economici, assistenziali e formativi che la scelta determina per l’Umbria e per i cittadini
• Verificare che il nuovo assetto sia in grado di arginare le distorsioni che abbiamo visto realizzarsi con la convenzione (duplicazioni inutili di reparti e servizi, scarsa valutazione del merito professionale, condizionamenti delle autonome scelte aziendali, induzione ingiustificata di spese, e così via)
• Confermare la subordinazione esclusiva della Azienda Integrata alla programmazione sanitaria regionale e al PSR, come previsto anche dalla 517.
• Assicurare l'unitarietà del Sistema Sanitario, la continuità delle cure, il pieno utilizzo delle risorse in sinergia con le aziende ed i servizi territoriali.
• Garantire la necessaria pari dignità, economica e professionale, agli operatori ed alle strutture attraverso una sana competizione orientata ai migliori risultati. Valorizzare tutte le professionalità in base alle capacità effettive con medesimo utilizzo nelle diverse funzioni sia gestionali che professionali. Indipendentemente dalla loro provenienza ospedaliera o universitaria.
• Salvaguardare e potenziare l’elevato livello di qualità e di efficienza del SSR Umbro. Rendere insomma la sanità umbra e l’università fonti di sviluppo economico della Regione, non costi da contenere o spostare su altri.
La CGIL è pronta a discutere nel merito e a fare eventualmente le proprie controproposte. Un confronto aperto e trasparente, senza pregiudizi, è necessario per ottenere il miglior prodotto per tutta la comunità umbra e riteniamo che il confronto non può assolutamente prescindere dalla valorizzazione del fattore lavoro.

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