Uila Uil: "Su tessile, abbigliamento, calzaturiero disinteresse istituzionale"
Il settore del tessile – abbigliamento – calzaturiero è stato e continua a essere tra i più colpiti dalla crisi generale. Ciò nonostante, da parte delle istituzioni locali, Regione in primis, non viene lanciata alcuna proposta o iniziativa mirata a risollevarlo. E’ ora di dire basta a questa povertà di idee: occorrono misure concrete e urgenti di contrasto alla crisi, che possano permettere alle aziende di alimentare la modesta ripresa economica che a stento si sta intravedendo. La segreteria regionale della Uilta-Uil lancia una serie di proposte indirizzate a sostenere la struttura produttiva del manifatturiero umbro. Un comparto che nella in Umbria è composto da aziende di piccole dimensioni che lavorano in subfornitura, spesso in segmenti a basso valore aggiunto nei quali l’export è pressoché inesistente, trovando inoltre gravi difficoltà a dare occupazione a giovani, donne e persone anche con livelli di istruzione medio – alti.
Secondo la Uilta, prima di tutto è necessario varare un coordinamento delle piccole imprese del settore, la cui assenza non fa altro che indebolirle. Perché il meccanismo attuato dalle grandi firme e dai grandi gruppi della moda mira proprio a dividere e a creare concorrenza, per avere margini più favorevoli sui versanti di prezzi, qualità e potenzialità dei lavoratori. E’ questo il primo passo per costruire, insieme alle istituzioni locali, uno scenario di vero rinnovamento settoriale. Bisogna poi unire le diverse esperienze per offrire al cliente un servizio di qualità, facilitando la creazione e la tutela dell’intera filiera e della sua tracciabilità. Vanno introdotte serie misure punitive per coloro che producono e importano in maniera illegale, aumentando i controlli nei laboratori per combattere la moderna schiavitù. Infine, è fondamentale lanciare un marchio del Made in Umbria, che diventi sinonimo di qualità, tradizione, storia e cultura per le produzioni dell’Umbria, sia in Italia che all’estero”.
Ufficio stampa Uil Umbria

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