PERUGIA - ''Il massimo che si potesse ottenere in quanto a trasparenza, rigore e meritocrazia'': cosi' il gruppo Idv in Regione sul disegno di legge varato ieri dalla commissione del consiglio sulle nomine dei direttori sanitari e dei primari.

''Considerati i parametri normativi nazionali - dicono in una nota i consiglieri Idv, Brutti e Dottorini - purtroppo invalicabili e per nulla condivisibili, specie laddove si consente la nomina dei direttori senza concorso pubblico, e' stato comunque importante fissare parametri rigorosi e innovativi a tutela degli utenti: per la prima volta i direttori verranno valutati da un apposito organismo. Nessuno di loro potra' restare in carica piu' di dieci anni, mentre oggi, in teoria, una nomina poteva prolungarsi a vita. Si riduce drasticamente la discrezionalita' dei direttori generali nelle nomine dei primari. Inoltre, memori della lezione di 'sanitopoli', vengono ampliati gli strumenti a disposizione della Regione per la revoca dell'incarico''.

''Il testo di legge - prosegue l'Idv - recepisce in sostanza le indicazioni di rigore presenti nella nostra proposta, tanto da indurci a ritirarla. Considerati infondati i rilievi di incostituzionalita', non resta che l'approvazione in consiglio. Il nostro auspicio e che la politica umbra recepisca l'istanza prepotente che viene dalla cittadinanza per sottrarre il sistema sanitario alle logiche spartitorie restituendo democrazia e trasparenza a un settore che assorbe i tre quarti delle risorse economiche a disposizione delle Regioni''.
 

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