ROMA - Giallo sui pedaggi per le tratte a diretta gestione Anas: l'esecutivo ha infatti accolto in aula alla Camera una serie di ordini del giorno al decreto sviluppo presentati da vari gruppi parlamentari, che escludono in parte o del tutto l'introduzione dei pedaggi sulle strade Anas, ma l'apertura e' stata poi smentita dal vice-ministro Roberto Castelli che ha parlato di ''svista''.

Il primo ordine del giorno accolto dal sottosegretario Alberto Giorgetti nell'aula della Camera e' stato quello del Pd, che impegnava il governo ''a recedere definitivamente dall'improvvida decisione di assoggettare a pedaggio le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta di Anas spa''. Al posto dei pedaggi, la destinazione all'Anas del 50% degli introiti delle multe da autovelox, come gia' previsto dal codice della strada (la cosiddetta legge Valducci).

Analogo il dispositivo di un documento del Pdl, prima firmataria Barbara Saltamartini, mentre una altro ordine del giorno di Vincenzo Gibiino (Pdl) era piu' cauto, perche' invitava l'esecutivo ad escludere dal pagamento dei pedaggi solo i pendolari e i residenti.

Poi vengono accolti diversi ordini del giorno che escludono il pedaggio su singole tratte: il Gra e la Roma-Fiumicino, la Perugia-Bettolle (proposto da Bocci Pd), le tratte siciliane. Ma in serata ecco la doccia fredda: il vice-ministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli (Lega), smentisce l'operato del governo in aula: ''Giorgetti - dice Castelli - evidentemente e' incorso in una svista'' determinata ''dalla non conoscenza della materia'', visto che egli e' sottosegretario all'Economia e non alle Infrastrutture.

Michele Meta, primo firmatario dell'ordine del giorno del Pd, ha criticato ''il teatrino'' da parte del governo che sarebbe ''allo sbando'' e alla merce' del ''capriccio leghista''. Irritato anche il commento del sindaco di Roma Gianni Alemanno: ''Mi dispiace per Castelli ma ormai non si può più tornare indietro''. I

l prossimo capitolo del ''giallo'' domani pomeriggio. La commissione Ambiente della Camera votera' una mozione del Pd che esclude i pedaggi dai 1.300 chilometri di strade a diretta gestione Anas, testo su cui il governo, attraverso Castelli, aveva espresso parere negativo 10 giorni fa. In quella occasione Castelli aveva annunciato che l'esecutivo intendeva andare avanti con i pedaggi, come d'altra parte prevede la manovra del 2010.

Intanto c’è da segnalare che per quanto riguarda il raccordo autostradale Perugia-Bettolle si sono suxsseguite oggi pomeriggio numerose dichiarazioni di esponenti delle forze piolitiche umbre che, dopo quella rilasciata dall'on. Bocci (pd), da noi pubblicata, si sono prodigati per accaparrarsi il merito di questo presunto risultat. Eccone alcune:

Pedaggi/ Laffranco (Pdl): non ci sarà aul Perugia-Bettolle  - Il Governo ha ''preso l'impegno di escludere dal pagamento del pedaggio la Perugia-Bettolle, uno degli assi autostradali che prevede il pagamento perche' gestito direttamente dall'Anas'': lo rende il deputato umbro del Pdl Pietro Laffranco, riferendo di aver ''fatto rilevare come l'Umbria sia gia' penalizzata da un sistema autostradale che, di fatto, lambisce la regione senza servirla e che la E45 e' in perenne manutenzione e a volte intransitabile''. ''La norma che regola i pedaggi - sottolinea Laffranco in una nota - non puo' riguardare quei cittadini che ogni giorno utilizzano il raccordo per recarsi a lavoro e che non hanno l'opzione del mezzo pubblico di trasporto ne' strade alternative''. ''Credo che la mia posizione - conclude Laffranco - renda giustizia alle famiglie di pendolari che devono utilizzare necessariamente mezzi propri e rappresentano, in gran parte, quella fascia di cittadinanza che piu' delle altre ha risentito degli effetti della crisi economica''.

On. Trappolino (Pd): il governo smentisce il gabelliere Laffranco - Niente pedaggio sulla Perugia-Bettolle: il governo accoglie un ordine del giorno dei deputati del Pd che chiedono di rinunciare all'applicazione dei pedaggi su oltre 1.300 chilometri di autostrade Anas. E' quanto riferisce il deputato Pd Carlo Emanuele Trappolino, sottolineando che in questo modo viene ''tutelato il diritto alla mobilita' dei residenti dei territori attraversati dalla Perugia-Bettolle'' e vengono anche ''smentiti i 'gabellieri' alla Laffranco''. Dopo aver auspicato che il Governo rispetti il proprio impegno ''in maniera definitiva'', Trappolino - in una nota - sottolinea che ''con il parere favorevole del governo al nostro ordine del giorno si da' un'opportuna risposta alla piena di proteste che da mesi montava sulla vicenda, che ha visto i cittadini, gli enti locali e le organizzazioni sociali a difesa di un 'diritto alla mobilita'' che per i territori interessati, e umbri in particolare, e' un diritto ad una vita dignitosa. L'approvazione degli ordini del giorno del Pd - conclude Trappolino - e' un bel risultato politico. Soprattutto ammonisce quei gabellieri, come Laffranco del Pdl, che appena un mese fa avevano stigmatizzato la nostra azione parlamentare di contrasto al pedaggio come pura demagogia. Evidentemente, e' una demagogia che ha fatto bene all'Umbria''.

Ronconi (Udc)/ L’ordine del giorno che impegna il governo ad escludere il pagamento dei pedaggi sui raccordi autostradali è stato presentato in particolare dal Gruppo dell’UDC.
Ora c’è solo da rallegrarsi che anche altri parlamentari manifestino la loro condivisione che si è manifestata con l’apposizione di firme su altri ordini del giorno.
Resta però il dubbio sulla valenza dell’Ordine del Giorno perché molto meglio sarebbe stata l’approvazione in questo senso di uno specifico emendamento, magari presentato da qualche parlamentare di maggioranza. L’ordine del giorno rimane pur sempre un atto parlamentare che il governo può eludere non trattandosi di atto legislativo.
Ora sarà il governo di centro destra a dover dar seguito all’ordine del giorno presentato dall’UDC.

Pedaggi/ Laffranco (Pdl): Trappolino irriguardoso -  Il deputato Pdl Pietro Laffranco non comprende ''l'epiteto di 'gabelliere' che l'on. Trappolino mi ha affibbiato considerato che l'ordine del giorno da me proposto e accolto dal Governo elimina il pedaggio stradale sulla Perugia-Bettolle''. ''Da vicepresidente dei deputati del Pdl - dice Laffranco in una dichiarazione - ho semmai approfittato della mia alta interlocuzione con gli esponenti del Governo per sostenere le ragioni della popolazione umbra, ragioni infine ritenute legittime. Mi dispiace dovere evidenziare il comportamento irriguardoso del collega del Pd, che evidentemente non piace neppure agli elettori, come ho avuto modo di costatare due anni fa a Orvieto''.

 

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