PERUGIA - La Regione Umbria ha ben presente la situazione delle carceri sul territorio regionale e segue con attenzione, anche attraverso un confronto serrato con l'amministrazione penitenziaria, tutte le criticita' relative alle condizioni dei detenuti e al personale penitenziario.

Risponde cos' la vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari, all'invito rivolto all'ente dal segretario Fp-Cgil Umbria, Vanda Scarpelli, di attivare tavoli regionali per prendere in carico la situazione allarmante, non solo relativa ai detenuti, ma soprattutto al personale penitenziario.

''Personalmente dall'inizio del mio mandato - ha precisato la vicepresidente - tra le priorita' da seguire in modo puntuale ho messo proprio le carceri, dove ho effettuato delle visite constatando personalmente alcune criticita' legate al sovraffollamento, alla carenza di personale e alle strutture stesse destinate ad accogliere i detenuti. Va precisato - ha continuato Casciari - che in questo delicato settore, la Regione ha competenze solo relativamente alle questioni che attengono al sociale e agli aspetti sanitari. Inoltre, in questi anni sono stati molti gli interventi delle istituzioni umbre all'interno degli istituti di pena, anche relativamente alla formazione e alla tutela dei diritti dei detenuti stessi: In quest'ultimo caso siamo in attesa che il Consiglio regionale nomini il garante delle persone sottoposte a misure privative della liberta'''.

''Mentre tutte le difficolta' legate alla carenza di personale, sovrannumero di detenuti e sicurezza interna, pur essendo conosciute e monitorate dalle istituzioni locali - ha spiegato - dipendono direttamente dalle decisioni dell'amministrazione penitenziaria''.

La vicepresidente - riferisce una nota della Regione - dopo aver evidenziato che tutte le criticita' diventano ancora piu' esplosive con il periodo estivo che si andra' ad affrontare, ha ricordato che ''lo scambio tra la Regione e l'amministrazione penitenziaria e' costante e, proprio in questo periodo, stiamo presentando un progetto per l'inserimento sociale e lavorativo delle persone detenute che possono godere dei benefici della legge 199 del 2010 che prevede di scontare l'ultimo anno di pena fuori dalle mura degli istituti di pena. Inoltre - ha aggiunto - stiamo partecipando ad un progetto interregionale e transnazionale per il reinserimento dei detenuti e per la formazione congiunta degli operatori istituzionali e non, che lavorano a vario titolo nelle carceri''.

In ultimo la vicepresidente ha ricordato il lavoro ''prezioso'' del volontariato presente da sempre negli istituti attraverso iniziative dei Comuni.
 

Condividi