Droga/Maria Rosi (Pdl) propone l’istituzione della “Giornata regionale” di lotta
PERUGIA - Istituire in Umbria una Giornata regionale per la lotta alla droga come strumento per sensibilizzare il mondo giovanile sui rischi che comporta l'assunzione di sostanze stupefacenti. Una occasione annuale di riflessione collettiva da fare con scuole ed istituzioni, nella regione italiana dove il fenomeno tossicodipendenze e' particolarmente evidente e in controtendenza.
Uno strumento aggiuntivo che faccia da supporto ai lavori ormai imminenti della Commissione d'inchiesta sulle tossicodipendenze. Sono gli obiettivi politici che intende perseguire la proposta di legge, illustrata questa mattina in una conferenza stampa a Palazzo Cesaroni, da Maria Rosi, consigliere del Pdl e prima firmataria della proposta.
Con lei il collega Rocco Valentino e il capogruppo Pdl, Raffaele Nevi, che ha definito la proposta, sottoscritta dall'intero gruppo, ''una chiara dimostrazione di come il nostro partito consideri la lotta alla droga in Umbria uno dei temi centrali di questa legislatura, da condurre unitariamente, coordinando tutte le istituzioni preposte, da quelle locali al Governo nazionale, e in maniera bipartisan''.
Per questo motivo Nevi ha fatto appello al centrosinistra affinche' la prossima settimana a guidare la commissione antidroga del consiglio regionale venga eletto un consigliere di minoranza. ''Sarebbe bello - ha ribadito - che su un tema cosi' importante, senza chiudersi e senza subire diktat, il centrosinistra concedesse la presidenza ad uno dei due rappresentanti di opposizione nell'organismo d'inchiesta. Rappresenterebbe un chiaro segnale su una poltrona poco ambita e su un tema sul quale non intendiamo fare propaganda. In caso affermativo decideremo poi chi dovrebbe guidarla, fra la nostra Maria Rosi o il collega Franco Zaffini, di Fli''.
Nel merito della proposta di legge sulla Giornata regionale per la lotta alla droga, prevista per il 26 ottobre di ogni anno, Maria Rosi l'ha definita l'occasione ''in cui l'Umbria si ferma a riflettere per capire a che punto si e' arrivati con le droghe e con l'uso disinibito di sostanze stupefacenti, anche chimiche, che producono danni gravissimi ed irreversibili in chi le usa. E' una piccola goccia a fronte della vastita' e' complessita' del problema, ma l'Umbria che nell'uso di sostanze stupefacenti e nei morti per overdose e' in controtendenza negativa rispetto al resto d'Italia, deve fare qualcosa di piu'. Dobbiamo metterci al fianco dei piu' giovani, per capirli aiutarli, sforzandoci di parlare il loro stesso linguaggio''.
Secondo la Rosi, ''l'Umbria ha sottovalutato il problema droga e si e' trovata a dover restituire allo Stato fondi nazionali specifici per la lotta alla droga, per mancanza di un progetto condiviso''. La legge si propone soprattutto di organizzare convegni, dibattiti, momenti di sensibilizzazione, particolarmente nei confronti del mondo giovanile, coinvolgendo scuole, famiglie, istituzioni e gli stessi ragazzi.

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