PERUGIA - ''La presidente Marini e una giunta azzoppata dalle inchieste e paralizzata da enormi tensioni interne, stanno ritardando la discussione su questioni importanti che riguardano la sanita' (disegno di legge sulle nomine dei direttori generali e dei primari), ma anche sul disegno di legge sulla semplificazione che contiene norme importanti attese da cittadini ed imprese da ben quattro anni. Esso e' bloccato in consiglio regionale perche' l'Esecutivo di Palazzo Donini, contrariamente a quanto aveva assicurato al presidente Brega, non ha ancora fatto pervenire gli emendamenti utili per avviare la discussione in commissione e portare cosi' il disegno di legge in aula entro la fine di luglio. Cio' e' assolutamente inaccettabile ed e' il frutto dei contrasti interni della maggioranza che stanno paralizzando da mesi l'azione legislativa''.

Lo sostiene il capogruppo regionale del Pdl, Raffaele Nevi, in un comunicato della Regione. Secondo Nevi, ''sarebbe utile che la presidente Marini, invece di giocare a fare il ministro degli esteri (il riferimento e' al viaggio di questi giorni della Marini in Israele e Palestina, ndr), fosse qui a fare gli interessi degli umbri che, in un momenti di crisi come questo, hanno bisogno di risposte concrete in tempi rapidi''.

''La speranza - conclude Nevi - e' che anche la maggioranza si renda conto che non si puo' piu' andare avanti in questo modo e chieda alla giunta di mettere il consiglio nelle condizioni di lavorare al meglio. Magari anche alzando la testa rispetto a chi pensa che l'assemblea regionale sia soltanto un 'votificio', di cui non e' necessario tenere conto: come fa l'assessore Tomassoni, il quale da tempo, non si sa per quale motivo, non partecipa piu' alla conferenza dei presidenti dei gruppi''.
 

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