Agricoltura/L'UE accoglie modifiche umbre,tra le novità i premi per il biologico
PERUGIA - Dopo un negoziato avviato nello scorso dicembre, la Commissione europea ha accolto la proposta di modifica del Programma di sviluppo rurale per l'Umbria 2007/2013, prevedendo ulteriori interessanti opportunita' per le imprese agricole, a partire dall'innalzamento dei premi per il biologico, per l'ammodernamento delle aziende agricole, per il sostegno al settore cerealicolo per la trasformazione delle farine in pane e o pasta.
Inoltre e' stata prevista una rimodulazione finanziaria tra misure dello stesso asse del programma per consentire una migliore utilizzazione delle risorse assegnate al programma. La notizia e' stata data dall'assessore regionale dell'agricoltura, Fernanda Cecchini, che ha anche comunicato che l'accelerazione delle procedure e' stata possibile grazie all'intervento della Regione che ha fatto presente al Comitato di Sorveglianza come, "pur in presenza di un Piano di Sviluppo Rurale che nelle scelte di base ha tenuto conto delle esigenze del comparto, per i nuovi bisogni manifestati dalle imprese agricole umbre, occorre maggiore elasticita' d'interventi, in particolare sul fronte della rimodulazione finanziaria.
"In primo luogo - ha precisato l'assessore Cecchini - la modifica del 'Psr' approvata dalla Commissione europea prevede per la misura 214, relativa ai pagamenti agro-ambientali, l'innalzamento dei premi per il biologico. Inoltre, sempre nella misura 214, sono stati inseriti due nuovi premi, come quello per le piante officinali e per la zootecnia biologica.
Si tratta di un'iniziativa importante che punta alla valorizzazione delle produzioni biologiche dell'Umbria, individuando misure efficaci di sostegno che rispondano alle richieste degli operatori e che siano di supporto alla promozione dell'intera filiera rafforzando l'identita' del settore".
Secondo i dati del Ministero dell'agricoltura elaborati dal Sistema di informazione nazionale sull'agricoltura biologica, in Umbria sono 31 mila 888 gli ettari di territorio dedicati al biologico di cui 6.479 per cereali, 1.841 colture proteiche e leguminose da granella, 9.796 foraggio ed altri seminativi, 742 per colture industriali, 426 per colture ortive, 485 uva, 246 per frutta e 143 per frutta secca, 4.240 olive, 5.962 prati permanenti, 317 ettari per altre colture permanenti.
Gli operatori biologici produttori sono 1.066, i preparatori 107, i produttori e nello stesso tempo preparatori 200, mentre sono 6 i produttori che sono anche preparatori e importatori. "Un settore in crescita - ha commentato Cecchini - con imprese dislocate sul territorio che pero' ha bisogno di aiuti per rafforzarsi e consolidare la sua presenza sul mercato"

Recent comments
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago