Basell/ Rossi: occorre un impegno forte del governo nazionale
PERUGIA - ''Siamo sempre piu' convinti che occorra un impegno forte da parte del governo sia per la prosecuzione degli ammortizzatori sociali che vanno in scadenza tra poco, sia sul fronte della trattativa privata attraverso azioni di diplomazia economica per sbloccare la vertenza Basell'': commenta cosi' l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Gianluca Rossi, di stamani l'incontro a Ferrara tra una delegazione istituzionale umbra e i rappresentanti della Basell.
''In quest'incontro - dice Rossi, in un comunicato della Regione - abbiamo avuto la netta sensazione di una sostanziale disponibilita' della Basell a continuare la trattativa con la cordata capeggiata da Novamont, momentaneamente congelata a causa del rifiuto Basell al piano industriale presentato da Novamont. Ma su questo versante bisogna continuare a lavorare perche' si possano aprire margini e spiragli di accordo. Questo e' l'impegno che continuiamo a chiedere al Governo nazionale dopo aver assicurato che l'Umbria e' pronta a fare la propria parte''.
''La mobilitazione dei lavoratori della LyondellBasell di Terni giunti a Ferrara per reclamare il diritto al lavoro e' l'ennesimo gesto di legittima resistenza a cui queste maestranze sono chiamate in pochi mesi'': lo sostengono, invece, in una nota congiunta, i deputati umbri del Pd Sereni, Bocci, Trappolino e Verini.
Secondo i parlamentari democratici, quella della Basell e' ''una vicenda paradossale, che vede, da una parte, un'azienda italiana della chimica verde avanzare una proposta di acquisto di un'area non piu' produttiva e, dall'altra, una multinazionale che, dopo aver chiuso lo stabilimento di Terni, ora vorrebbe metterci sopra una pietra tombale per impedire a chiunque di produrre ancora, indifferente ai destini degli oltre mille occupati del polo chimico, delle loro famiglie e della coesione sociale di una citta' che si trova a fare i conti con importanti ristrutturazioni industriali''.
Sulla specifica vicenda ternana ''deve intervenire direttamente il governo. Quello che nella citta' umbra sta accadendo - una proposta industriale sulla chimica 'verde' bloccata da una societa' che ha chiuso da tempo le produzioni - riguarda il futuro della chimica italiana e la possibilita' di mantenere in Italia una presenza innovativa in un settore che e' assolutamente strategico. Non sono concesse ulteriori perdite di tempo: entro il 30 giugno i lavoratori della Basell di Terni dovranno decidere se accettare o meno l'offerta di trasferimento nei siti di Ferrara o Brindisi mentre il 31 luglio finisce la cassa integrazione con l'avvio, il giorno seguente, della mobilita' per 100 addetti dello stabilimento''.
''Il ministro Romani, se c'e' e se crede di poter svolgere un compito adeguato alle urgenze del Paese, - affermano ancora i deputati del Pd -, si faccia sentire, convochi le parti e metta in campo tutte le risorse politiche e diplomatiche possibili per giungere, in tempi brevi, alla definizione di un percorso credibile e accettabile da tutti, salvaguardando lavoratori e produzioni''.

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