In Italia l'acqua tornerà ad essere un bene comune, la follia nucleare non si farà e la legge sarà uguale per tutti.

Hanno vinto i cittadini e la buona politica, ancora una volta e nonostante tutti i tentativi di boicottaggio, invito alla diserzione, affossamento, oscuramento e censura messi in piedi dal governo di Berluconi e di Bossi. Il castello della menzogna e della propaganda è crollato per sempre e con esso si riapre la partita contro il pensiero unico liberista.

Non siamo tra coloro che hanno finto sul senso profondo dei referendum: il voto degli italiani, la volontà popolare sono stati impietosi ed inappellabili. Sono state sconfitte le politiche del governo su temi cruciali della vita pubblica, economica e sociale, quali i beni comuni e l'energia, della democrazia e della giustizia.

Il verdetto delle urne con il quorum che è stato abbondantemente superato e con i milioni di SI che hanno seppellito il governo è un segnale forte e chiaro per quest'ultimo: è ora di togliere le tende, il vento d'Italia è cambiato, vince il Paese migliore.

Anche nella nostra Città, il responso elettorale del referendum spiana la strada all'alternativa. Sull'acqua pubblica, su un'altra politica energetica, sulla democrazia e sulla giustizia, il senso comune dei gualdesi ha infine vinto sulla politica delle chiacchere, delle false promesse e degli impegni mai mantenuti e presto dimenticati. Un grande merito va ascritto all'esperienza dei comitati che in questi anni hanno contributo alla formazione di una cultura dei beni comuni, della partecipazione attiva e della mobilitazione civica.

Ma la vittoria in questi referendum la sentiamo anche come una nostra vittoria, una vittoria de la sinistra per Gualdo, che per mesi e da mesi ha portato avanti, con ogni mezzo possibile e spesso in solitudine, una campagna di informazione e di sensibilizzazione, impegnandosi infine in una campagna referendaria elettorale dove non c'erano poltrone da ottenere, ma dove la posta in gioco era molto più alta: la libertà e la partecipazione dei cittadini, la democrazia, il bene comune.

La vittoria in questo referendum riapre anche nella nostra Città una partita politica ed amministrativa molto seria che diventa un tutt'uno con un programma alternativo di amministrazione cittadina: da qui in avanti, intanto, per effetto dell'abrogazione delle norme del decreto Ronchi sui servizi pubblici locali, la Giunta Morroni non sarà più obbligata a procedere alla più volte annunciata riprivatizzazione di ESA e non potrà più accampare alcuna scusa per non procedere alla concretizzazione dei provvedimenti per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, così come decisi dal consiglio comunale della nostra Città già mesi or sono a seguito della nostra proposta di modifica dello Statuto comunale, suffragata anche allora dalle firme di 660 cittadini gualdesi ottenute grazie alla petizione promossa dal Comitato Pro Acqua.

Per questi motivi, fin dalle prossime settimane, la sinistra per Gualdo si impegnerà concretamente affinchè gli effetti benefici della vittoria referendaria possano tradursi nella nostra Città in politiche concrete per il bene comune dei cittadini sul versante dei servizi pubblici locali, dell'acqua e dell'energia. Lo faremo dall'opposizione, con la scommessa che presto questi temi faranno parte di un progetto alternativo a quello della Giunta trasformista di Morroni e delle destre berlusconiane gualdesi e di una piattaforma amministrativa che solo una nuova Amministrazione cittadina, democratica e di sinistra, partecipativa ed affine al sentimento profondo dei gualdesi, potrà realizzare.

Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini

 

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