Comunisti Sinistra Popolare esprimono soddisfazione per risultati referendum
Il Coordinamento regionale di Comunisti Sinistra Popolare dell’Umbria esprime la massima soddisfazione per il risultato raggiunto dai 4 referendum del 12 e 13 giugno appena trascorso.
A causa della serrata televisiva e mediatica sui quesiti referendari, il raggiungimento del quorum era davvero difficile da conseguire, per cui reputiamo che il risultato del 57% sia davvero lusinghiero e lo è stato ancora di più il fatto che circa il 95% degli aventi diritto hanno votato 4 SI.
Al di là del fatto che non si è trattato di un voto espressamente politico e quindi partitico, dal momento che le firme per i 4 referendum sono state raccolte anche da tantissime persone qualunque non iscritte a nessun partito politico, se solo si pensa ai tanti comitati per l’acqua pubblica che sono sorti lungo la penisola italiana, tuttavia è inutile negare che il voto di domenica e lunedì una connotazione politica di fondo ce l’aveva.
Infatti, i cittadini erano chiamati a scegliere se far passare una parte consistente del sistema acqua pubblica in mano ai privati, accettando la mercificazione di questo bene di tutti e anche a esprimersi se tutti sono uguali di fronte alla legge, oppure se accettavano che l’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi potesse beneficiare di una normativa, il cosiddetto “Legittimo impedimento”, stando al quale, in occasione dei suoi processi, egli ha potuto legalmente evitare di presentarsi in Tribunale.
Dopo una notte così lunga, come quella che cominciò nel gennaio 1994 con la sua discesa in campo, crediamo che la giornata di ieri rappresenti una grande giornata nella storia civile e democratica di questo Paese.
L’acqua rimane pubblica e non potrà essere mercificata passando in mano ai privati, non si potranno più fare centrali atomiche, che accanto ad essere pericolosissime per la nostra salute, rappresentano un modo antiquato e costoso di produrre energia per i civili ed infine ma non in ultimo, da ieri, la legge è tornata uguale per tutti i cittadini.
Tutti, dai poveri cristi che non hanno manco un lavoro stabile durante l’anno, fino a chi in questo Paese occupa la seconda carica dello Stato, se saranno chiamati dai Giudici dello Stato dovranno presentarsi e rispondere di ciò che a loro verrà eventualmente contestato.
Per carità, tutti siamo e saremo innocenti fino al terzo grado di giudizio in Cassazione, però da qui in avanti tutti dovremo presentarci dai Giudici se la Magistratura ci chiamerà in causa.
Quindi, cancellato il suo “Legittimo Impedimento”, invitiamo il Premier a presentarsi nelle aule del Tribunale di Milano tutte le volte che i Giudici dello Stato lo chiameranno, al fine di dimostrare nel processo la sua innocenza che egli ha continuamente reclamato.
Il Paese vive una fase economico sociale tostissima, la più dura dal post ricostruzione. Da qui ai prossimi 3 o 4 anni dovrà chiedere alla collettività dei sacrifici durissimi forse più duri di quelli chiesti nel quinquennio 1992-1997e ha bisogno di una classe dirigente all’altezza di un simile contesto e non di dirigenti che pensano esclusivamente al loro privato arrivando anche a fabbricarsi delle leggi cosiddette “ad personam”.
Per il coordinamento umbro
di Comunisti sinistra Popolare
Giuseppe Tulli

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