PERUGIA - Esprimiamo enorme soddisfazione per un risultato che molti giudicavano impossibile. La battaglia, la voglia, la lotta, la perseveranza e il grande lavoro dei comitati, che come SEL abbiamo appoggiato sin dall’inizio, ha avuto la meglio e ha vinto, ottenendo un risultato di straordinaria portata.

Non si trattava di approvare semplici referendum, ma di indicare una strada per la costruzione di un modello di società. Oggi è stata tracciata una linea precisa su un modello di sviluppo, sui beni pubblici e sulla legalità. Se a questa aggiungiamo le questioni legate alla precarietà, al diritto al futuro per i giovani e alle libertà collettive ed individuali, avremo già un’idea del progetto che dovremo presentare come centrosinistra per la guida e il Governo di questo paese.

Nel sottolineare la positività dei risultati umbri è necessario fare qualche considerazione a caldo. I Referendum cambiano le cose anche da noi. La gestione dell’acqua non può rimanere quella che è oggi. Il ruolo dei privati dovrà diminuire e ipotesi come quella delle società di gestione, paventate da Umbria acque, vanno immediatamente riposte nel cassetto. La gente ha scelto e la politica deve fare un doveroso passo indietro.
 

Luigi Bori

Coordinatore regionale di
Sinistra Ecologia Libertà 

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