Referendum, con un rush finale si può arrivare al miracolo
Vedo assolutamente le difficoltà ma confermo: sì, sono fiducioso: a mia impressione noi siamo a un passo dal quorum, c'è uno sforzo da fare. Io ho detto in una battuta 'Io vado a votare alle dieci di mattina' perché bisogna incoraggiare; io sento una sensibilità diffusa, ad orecchio mi risulta che i giovani ci vanno a votare, quindi io sento che una spinta c'è per il merito di questi quesiti.

Non è un 'pro o contro Berlusconi': è un anno che diciamo che deve andare a casa, ma questo non è il punto del referendum. Il punto è il merito dei quesiti, rilevantissimi: la giustizia è uguale per tutti?
Al di là dei particolari, bisogna pur dirlo. 'Sto piano nucleare del governo sta in piedi? No, non sta in piedi. È obbligatorio privatizzare la gestione dell'acqua? No, sarà facoltativo.
Benissimo, il merito. E poi, secondo tema, il protagonismo, la riscossa civica: questo riguarda tutti gli elettori, mica solo quelli di centrosinistra, l'abbiamo visto anche nelle recenti amministrative.
Questo il senso, che può affascinare anche cittadini, elettori che non votano Partito Democratico e che si sono stufati dell'imperatore che decide per tutti. In queste ore, se lavoriamo bene, con convinzione, con un rush finale si può arrivare al miracolo.

 

 

 

 

 

 

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