TERNI - I lavoratori del polo chimico ternano hanno programmato per mercoledi' prossimo un sit-in di protesta di fronte alle portinerie della sede della Lyondellbasell a Ferrara dopo il rigetto da parte della multinazionale dell'offerta di acquisto degli stabilimenti di Terni di una cordata capeggiata dalla Novamont.

La decisione e' stata presa oggi nel corso dell'assemblea di sito, indetta dalle segreterie provinciali dei sindacati dei chimici e da rsu. Alla manifestazione e' attesa la presenza anche delle istituzioni locali.

''Con il rifiuto della Basell siamo tornati al punto di partenza - spiega il segretario provinciale di Filctem Cgil, Sergio Cardinali - ora e' necessaria una nuova e forte azione congiunta di lavoratori e istituzioni ternane per cercare di salvaguardare il futuro della chimica ternana''.

Il 30 giugno scade il termine entro il quale i 98 lavoratori della Basell rimasti a Terni dovranno decidere se accettare o meno il trasferimento negli stabilimenti della multinazionale di Ferrara o Brindisi, mentre il 31 luglio e' prevista la scadenza della cassa integrazione con il successivo avvio della procedura di mobilita'.
 

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