Salutiamo con soddisfazione l’avvio della discussione sulla definizione del Piano Regionale del Lavoro. Un provvedimento che abbiamo voluto fortemente perché assolutamente necessario per costruire dal territorio risposte concrete alla crisi. In altri termini pensiamo che dall’Umbria possa partire una  rinnovata stagione programmatoria di politica economica e del lavoro che tuteli  salari e stipendi, professionalità, buona occupazione, insediamenti produttivi e la stessa domanda interna.
In questo senso diciamo subito però che il ruolo, le funzioni e le competenze in materia di occupazione dei centri per l’impiego non possono e non devono essere messi in discussione o, peggio, ridimensionati. Anzi. Il Piano regionale del Lavoro, proprio perché può rappresentare davvero un nuovo metodo di intervento pubblico in economia, deve rafforzare i centri per l’impiego pubblico e il suo patrimonio di risorse umane e di professionalità. Sarebbe un errore introdurre nel provvedimento accreditamenti di funzioni in materia
occupazionale ad enti bilaterali o ad agenzie del lavoro private. Servono invece nel Piano regionale del Lavoro certezze di potenziamento e di risorse. Pensiamo che da questo punto di vista tutte le forze politiche della sinistra e le organizzazioni sindacali possano condividere l’importanza dei Centri pubblici per l’Impiego e del futuro occupazionale di chi ci lavora.


Enrico Flamini
Segretario Provinciale Prc-FdS Perugia 

Condividi