di Antonio Torrelli - 

PERUGIA - Il problema non è semplice. Perchè il codice della strada stabilisce il divieto del funzionamento dei semoafori nelle ore notturne. Eccetto rari casi in cui si parla di un'effettiva visibilità ridotta. E, nemmeno a farlo apposta, quel maledetto incrocio che nel quartiere di San Sisto vede incontrarsi via Donizetti con via dei Tagliapietre non rientra nelle cosiddette "aree a rischio". 

"Non abbiamo strumenti normativi con cui operare -dichiara ad Umbrialeft l'assessore comunale alla sicurezza stradale, Roberto Ciccone- ma è nostro dovere, in qualità di parte politica, rispondere alle richieste dei cittadini".

Veri e propri appelli che purtroppo hanno riscontri negativi nella realtà di tutti i giorni. L'ultimo quello di sabato scorso, dove il giovane R. A., 18 anni di Corciano e neopatentato da appena dieci giorni, ha perso la vita andando a sbattere con la sua Fiat Punto contro una Renault Laguna.

"C'erano già stati dei sopralluoghi da parte dell'ufficio segnaletica subito dopo la notifica della lettera firmata dal Coordinamento di San Sisto", aggiunge Ciccone. Controlli che però finirono con un nulla di fatto a causa dei limiti normativi illustrati dallo stesso assessore. "Nonostante ciò -sottolinea Ciccone- faremo tutto il possibile per lo stato della sicurezza di quell'incrocio. E se fosse possibile -prosegue l'assessore- sono pronto anche a scavalcare il codice della strada qualora ci fossero i margini per agire in questo senso".

Per il moemento, dunque, bisognerà attendere ulteriori sopralluoghi e non scartare le ipotesi che ci sono sul piatto. Prima fra tutte, quella dei dissuasori di velocità. Ma tralasciando per un momento i tecnicismi che ruotano attorno a tutta la questione, ciò che preme a Palazzo dei Priori è il tempo. E Ciccone conclude ribadendo che "di fronte ad una giovane vita spezzata è necessario intervenire con fare immediato, perchè le sollecitazioni dei cittadini di San Sisto hanno avuto troppe volte un amaro riscontro sul campo". 

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