TODI - Martedì 31 maggio la maggioranza di centro-destra ha approvato il Bilancio di previsione 2011. Il voto del gruppo del Partito Democratico è stato convintamente e ancora una volta contrario.

Siamo consapevoli delle difficoltà degli enti locali in questo momento, anche e soprattutto a causa dei tagli del governo nazionale di centro-destra. Ma proprio per questo non accettiamo che un’Amministrazione sia cieca di fronte alla crisi economica del nostro paese, che si riversa anche nella nostra città. L’unica voce di bilancio a riguardo è quella che prevede 25.000 € a sostegno delle nuove imprese. Se consideriamo che sono stati spesi da questa stessa Amministrazione 15000 euro per un libretto di propaganda e 7000 euro per la presentazione di un libro di parte… si tratta di una vera e propria miseria!

Quello del 2011 è un bilancio di sopravvivenza, dove ancora vengono aumentate tariffe per mense e servizi scolastici. Dove l’incremento del 30% della tassa sulla nettezza urbana degli scorsi anni e l’avvio (a rilento) della raccolta differenziata sembrano non esserci stati perché il servizio non è migliorato e non sono state nemmeno pensate forme di riduzione fiscale per chi ne ha più bisogno. Dove la politica culturale è ancora legata a ulteriori stanziamenti per il fallimentare Lapidario e il rilancio turistico è lasciato al caso. Le opere sono le stesse da anni: il loro costo aumenta e non vengono realizzate. L’unico motivo di vanto per quest’Amministrazione è il contenimento della spesa, che però è semplicemente un obbligo di legge che gli enti locali sono tenuti a rispettare.

Il gruppo del Pd ha fatto delle proposte concrete. Ha chiesto di aumentare le risorse per i servizi sociali in modo che questi non subiscano riduzioni di qualità e di prevedere sgravi fiscali e tariffari per le categorie e le famiglie più deboli. Ha chiesto di effettuare una ricognizione degli immobili e dei locali del centro storico di Todi, di adottare per questi forme di riduzione delle aliquote ICI che facilitino l’avvio di attività e di immettere nel mercato gli immobili ed i locali propri enti pubblici a canoni concordati e agevolati. Ha chiesto che vengano ridotti i valori dei terreni edificabili ai fini dell’Ici visto il decremento che hanno subito in questi ultimi anni. Abbiamo chiesto di prevedere opere di manutenzione di molte strade comunali dissestate (Romazzano, Rosceto, Cecanibbi, Pian di San Martino, San Damiano, ultimo tratto strada del Cimitero vecchio, etc.) e di risolvere la situazione della strada del Tevermorto. Infine abbiamo proposto di ridurre del 10% la tassa sulla nettezza urbana visto che il Comune incassa più di quello che spende.

Questo abbiamo proposto e questo avremmo fatto noi a parti inverse. L’Amministrazione Ruggiano, invece, preferisce andare avanti a testa bassa, occhi e orecchie serrate.

Gruppo consiliare del Pd

 


 

 

 

 

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