PERUGIA - Il Gruppo consiliare Sinistra e Socialisti per Perugia esorta i cittadini di Perugia a recarsi al voto per il referendum del 12 e 13 giugno. “Prima di tutto – sottolinea il capogruppo Mario Catrana – perché non bisogna far svilire l’importanza democratica rivestita dalla votazione referendaria, visto che oggi il nostro sistema politico è più di nomina da parte dei partiti che da parte del popolo. Finora il referendum è stato gestito in maniera quantomeno discutibile: Governo e organi di informazione vogliono far passare tutto nel più assoluto silenzio. Inoltre, il giudizio popolare poteva essere accorpato alle passate elezioni amministrative, consentendo così di risparmiare 350 milioni di euro”.

Passando ai quesiti referendari, Catrana pone l'accento su due grandi temi che saranno votati, ovvero acqua e nucleare. “Riteniamo che la decisione di riaprire la questione nucleare da parte del Governo sia un sopruso in piena regola, considerando che il popolo si è già espresso contro questa soluzione con un altro referendum. Sulla questione legata all’acqua, giudichiamo necessaria una decisa presa di posizione da parte dei cittadini, che devono rigettare l’ipotesi di privatizzare questo primario bene comune, che il Governo punta a consegnare al profitto e ai privati, negandola a chi non ce l’ha o facendola pagare molto cara. Da precisare che, come linea di principio, non siamo contrari all’idea che un privato faccia investimenti su un settore che interessa l’intera comunità. Ma ribadiamo che la comunità non debba essere in alcun modo penalizzata da interessi di singoli o pochi. Per questi motivi, come Gruppo consiliare invitiamo i cittadini a recarsi alle urne e a votare il sì a tutti quattro i quesiti referendari”.
 

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