Calcio - Ci risiamo! calciomarcio ed arresti
di Marco Casavecchia -
Dal Sito di tutto sport: - Nasce dalla partita di calcio di Prima Divisione Cremonese-Paganese, disputata il 14 novembre 2010, al termine della quale alcuni giocatori della Cremonese accusarono dei malori (Carlo Gervasoni, nel rientrare a casa dopo la partita proprio a causa di tale stato di malessere, aveva perso il controllo della propria vettura, tamponato quella che lo precedeva ed era uscito di strada fortunatamente con danni alla sola vettura).
Questo fatto, come ha spiegato il procuratore capo, ha portato la Cremonese a sporgere una denuncia contro ignoti perché è stato accertato che, durante l'incontro, a cinque giocatori è stata somministrata dell'acqua contenente un ansiolitico. Dopo la denuncia sono scattate le prime indagini e sono state disposte delle intercettazioni in considerazioni del fatto che l'ex portiere della Cremonese, Marco Paoloni, era già stato al centro di vicende poco chiare legate al calcio scommesse. L'inchiesta chiamata "Ultima Scommessa" ha portato, per il momento, in carcere 7 persone e costretto ai domiciliari altre 9 tra cui l'ex giocatore della Nazionale Beppe Signori.
Gli indagati sono 28 tra cui calciatori ancora in attività come Cristiano Doni (sarebbe stato fatto anche il Nome di Bettarini). Come rende noto Agipronews, l’elenco (tra parentesi il risultato finale del match) comprende Cremonese-Spezia del 17 ottobre 2010 (2-2), Monza-Cremonese del 21 novembre 2010 (2-2), Cremonese-Paganese del 14 novembre 2010 (2-0), Spal-Cremonese del 16 gennaio 2011 (1-1), Benevento-Viareggio del 13 febbraio 2011 (2-2), Livorno-Ascoli del 25 febbraio 2011 (1-1), Verona-Ravenna del 27 febbraio 2011 (4-2), Benevento-Cosenza del 28 febbraio 2011 (3-1), Reggiana-Ravenna del 10 aprile 2011 (3-0), Ascoli-Atalanta del 12 marzo 2011 (1-1), Taranto-Benevento del 13 marzo 2011 (3-1), Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011 (3-0), Inter-Lecce del 20 marzo 2011 (1-0), Alessandria-Ravenna del 20 marzo 2011 (2-1), Benevento-Pisa del 21 marzo 2011 (1-0), Padova-Atalanta del 26 marzo 2011 (1-1), Siena-Sassuolo del 27 marzo 2011 (4-0), Ravenna-Spezia del 27 marzo 2011 (0-1).
Oltre a queste partite, sotto la lente degli inquirenti ci sono almeno un’altra quindicina di incontri sospetti. Secondo quanto trapela potrebbero essere a rischio anche la promozione di Siena ed Atalanta. La polizia di Cremona, in stretta collaborazione con le Questure di Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli Piceno, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara, ha eseguito le sedici misure cautelari a conclusione di un'articolata attività investigativa sul fenomeno del calcio-scommesse che negli ultimi mesi avrebbero, appunto, fortemente condizionato il risultato di alcuni incontri dei campionati nazionali di serie 'B' e di 'Lega Pro'. Nell'ambito dell'operazione, la squadra mobile di Ascoli Piceno ha arrestato anche due giocatori dell'Ascoli Calcio e un ex calciatore, attualmente collaboratore del Viareggio.
Si tratta del difensore Vittorio Micolucci e del centrocampista Vincenzo Sommese, entrambi dell'Ascoli, e di Gianfranco Parlato, ex giocatore di serie B e C e attualmente collaboratore del Viareggio Calcio (che avrebbe in passato. - Insomma, ci risiamo! Quindi, mentre da un lato fioccano le richieste di condanna da parte dei PPMM per l'altra vicenda di calcio scandalo "Calciopoli", che vede imputati, tra gli altri, Moggi, Giraudo, De Santis, Pairetto e Bergamo, i fratelli Della Valle e Foti, passando per dirigenti o presunti tali di Milan e Messina, fino ad arrivare a Lotito e Mazzini (ex dirigente Figc), con una vicenda che, secondo i Pubblici Ministeri Capuano e Narducci, addirittura risalirebbe fin dal 1999, dall'altro il Sistema non ha mai smesso di funzionare ed il "Palazzo" sembra non essersi mai accorto di nulla.
Forse, qualcuno, non ha voluto vedere o ancora non ha voluto colpire tutti i colpevoli per non colpire i "nomi eccellenti", i potenti del calcio, limitandosi, come nel caso del Perugia, ad affossare i deboli ed infierire contro società i cui tifosi non sono avvezzi a manifestazioni di piazza violente o pericolose, che magari hanno il torto di essere tifosi le cui reazioni sono sempre state civili anche di fronte a palesi ingiustizie ordite dal potere. Il "Palazzo", a nostro modesto avviso, ha sempre fatto "giustizia dimostrativa" nei confronti, magari, di quelle società che non hanno mai avuto adeguate protezioni politiche o un forte peso presso gli organismi del potere, senza mai potere o, peggio ancora, volre affondare il colpo finale per recidere la testa del mostro.
Ingiustizie palesi, come quella subita dal Perugia in occasione di quella che immaginiamo come una retrocessione stabilita a tavolino da qualcuno (facile intuire da chi. Ndr), con successiva doppia beffa a vantaggio di Fiorentina e Parma o, come nell'anno della B, con un'ulteriore ingiustizia perché fu negata la A al posto del Genoa che avrebbe consentito il Lodo Petrucci in B e non in C, che secondo alcuni dovevano servire da esempio di severità e intransigenza. Figli e figliastri, con i vertici del calcio impotenti di fronte al dilagare delle partite truccate in tutte le categorie dalla A alla D, dei favoritismi e della corruzione di arbitri e dirigenti. In tutto questo vergognoso mare di melma ed escrementi, ci fosse un Presidente di Lega o si Federazione, che denunci il suo stato di impotenza.
Ne conosciamo uno poi, in particolare, capace di far affossare decine di squadre con punti di penalizzazione, affibbiati dagli organi di giustizia sportiva, dopo aver consentito l'iscrizione ai campionati a società senza una lira, fallite miseramente, un presidente che ha promesso riforme epocali (un vizio tutto italiano) che si sono ridotte al cambio di nome della serie, un presidente che ora sarà costretto a tagliare i gironi perché la pattuglia delle squadre si assottiglia sempre più. Complimenti a tutti, a quelli che hanno vinto scudetti, ingannando, a quelli che si son salvati, barando, a quelli che sono stati promossi truffando, a quei presidenti che dopo un lauto pasto offerto al ristorante si sono alzati e hanno lasciato il conto da pagare ai tifosi.
Ma ai tifosi perugini, chi li rende gli anni della A persa per colpa di Trinca, Cruciani, Paolo Rossi e compagnia? E quelli di B persi per colpa di un tal Massi, al tempo del Presidente Ghini? E quelli persi per colpa del cavallo di Gaucci (e di Gaucci stesso), improvvidamente venduto ad un mediocre arbitracchio di serie C? O gli anni di serie A, persi sempre per colpa delle geniali intuizioni e provocazioni del Sor Luciano? Comunque, complimenti a tutti per il bell'esempio che continuano a dare ai giovani.
Mettiamoci pure l'abitudine di somministrare strane pozioni anche ai giocatori, che a distanza di anni si ammalano di SLA e cancro ed il gioco è fatto. Se non si ha mai la certezza della pena, giusta ed equa, chiunque può sentirsi autorizzato a riprovarci, truccando una gara o assumendo schifezze. Vedi mai che una volta riesce il gioco di prestigio? MC www.forzaperugia.net

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