Elezioni 2011 - La Federazione della Sinistra di Perugia va nonostante i "gufi"
PERUGIA - Rifondazione comunista di Perugia, con il segretario provinciale Enrico Flamini, il capogruppo Luca Baldelli e l'assessore provinciale Luciano Della Vecchia, esprime "soddisfazione per i risultati ottenuti alle elezioni amministrative dal partito e dalla Federazione della Sinistra nella provincia".
Si parte da Milano e Napoli: "Svolta per il Paese e per la Sinistra" - "Certo, di grande importanza le vittorie ai ballottaggi di Milano e Napoli di ieri esordisce il segretario provinciale del Prc-Federazione della Sinistra di Perugia, Enrico Flamini-, vittorie che determinano per noi nuove responsabilità per lavorare ad un’ampia ed unitaria sinistra, capace di progettare e praticare quella diversa rotta economica e sociale". E che di fatto si oppone chiaramente al berlusconismo, alle "sirene" della Marcegaglia ed ai ricatti di Marchionne.
Piasapia e De Magistris, due cavalli di razza della sinistra - "Pisapia così come De Magistris -aggiunge Flamini- non sono uomini di nessuno, se non della sinistra. Mettere il cappello su queste vittorie -prosegue il segretario provinciale- oltre che inesatto, non è stato assolutamente rispettoso della storia e del presente dei neosindaci, ma è stato soprattutto scorretto nei confronti delle elettrici e degli elettori, dimostrando scarso senso delle istituzioni".
"Basta con la censura mediatica" - La Federazione non ci sta ad all'oscuramento mediatico e incalza puntando i piedi sui risultati nazionali e su qui sei consiglieri contro quattro del Pd conquistati a Napoli: "Continua nei nostri confronti -sottolinea Flamini- una censura mediatica vergognosa che non è più tollerabile. Una censura che mina davvero la democrazia. Senza parlare poi dei sondaggisti o dei commentatori che non si capisce davvero che studi abbiano fatto e da chi siano pagati, visto che a livello nazionale ci attestiamo sul 4,1%. Esattamente come SeL e poco meno dell'IdV. Non siamo "altri", siamo la Federazione della Sinistra che, per dire un dato, a Napoli elegge sei consiglieri comunali, due in più rispetto al Pd".
I dati provinciali: Gubbio e Città di Castello le due colonne della Federazione di Perugia - "Straordinario il dato della Federazione della Sinistra a Gubbio -afferma il segretario- con il 16% e del Sindaco Guerrini che ha vinto al primo turno. Anche nel tifernate Bacchetta vince al primo turno, dopo venti anni e nonostante gli smarcamenti dei soliti noti, con il sostegno importante de “La Sinistra per Castello”, lista formata dalla Federazione della Sinistra e da indipendenti di sinistra, che raggiunge un ottimo 4,76% ed elegge un proprio rappresentante in consiglio comunale, mentre altre forze della sinistra purtroppo fanno la scelta della divisione, vedendosi fortemente ridimensionate".
Altri due affermazioni: Bevagna e Trevi - "A Bevagna la Federazione della Sinistra elegge due consiglieri (tra cui il più votato nella lista del centrosinistra), a Trevi uno, contribuendo al successo del centrosinistra. A Nocera e Assisi, pur nella sconfitta del centrosinistra, i candidati espressione della Federazione della Sinistra ottengono una buona affermazione. Dunque un risultato complessivamente soddisfacente, se si tiene conto anche della battuta di arresto di PdL e Lega e dell'inconsistenza del terzo polo".
Un appello a tutte le forze democratiche per lavoro, precarietà, ambiente e referendum - "Rifondazione comunista e la Federazione della Sinistra -conclude Flamini- in queste elezioni hanno giocato un ruolo fondamentale. Sono mesi che chiediamo alle forze democratiche un impegno per la difesa del lavoro, per un piano regionale del lavoro, per introdurre il reddito sociale, per fermare le delocalizzazioni e le dismissioni delle multinazionali che troppo spesso rapinano i nostri territori. E sono mesi che ci impegniamo per tenere unito il centrosinistra al governo nei territori, adoperandoci per difendere e potenziare un modello sociale equo e solidale contro i tagli del governo delle destre. Ora occorre lavorare per rafforzare una sinistra che parli del lavoro, della lotta alla precarietà, dell’ambiente e dei beni comuni per vincere i referendum di giugno e per cacciare al più presto Berlusconi e preparare il terreno per l’alternativa. Questa è la proposta che avanziamo alle forze di sinistra: fronte democratico e unità a sinistra. Iniziamo da subito con un lavoro unitario e di grande lena sui referendum".

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