Scontro Idv-Psi, socialisti e dipietristi ci hanno preso gusto?
di Antonio Torrelli -
PERUGIA - Sembra quasi che ci abbiano preso gusto. Da qualche giorno, infatti, dipietristi e socialisti sono impegnati in una vera e propria guerra di posizione. Per quale motivo? Non uno, ma due per la precisione: ambiente ed elezioni amministrative.
Da una parte c’è il tira e molla tra Oliviero Dottorini e l’assessore Silvano Rometti. Dall’altra c’è il segretario regionale del Psi (che rivendica l’importanza dei risultati ottenuti alle ultime comunali di Gubbio e Città di Castello) in polemica con il segretario regionale dell’Idv Paolo Brutti.
Tra i temi che coinvolgono l’assessorato all’ambiente di Palazzo Donini c’è quello della centrale a carbone di Gualdo Cattaneo e, meno recente, quello del metanodotto Snam (sollevato proprio ieri dal consigliere regionale del Prc Orfeo Goracci, il quale sollecita la Giunta a prendere posizione). E qui, ci preme sottolineare, la posizione di Dottorini era apparsa quanto meno opportuna (se non si vuole azzardare il termine “giustificata”, almeno per ciò che concerne la centrale a carbone), soprattutto in merito al silenzio mantenuto per diversi giorni da Rometti.
Per il consigliere dell’Idv servono relazioni dettagliate sul futuro utilizzi della centrale a carbone. “Si sente parlare di carbone pulito, di rifiuti, di biomasse e di un protocollo che l'assessore Rometti sarebbe in procinto di firmare con Enel e Università per l'anacronistico rilancio di quello che tutti ormai considerano un reperto di archeologia industriale ed energetica –dichiarava qualche giorno fa lo stesso Dottorini-, il tutto senza tenere in alcun conto le deliberazioni del Consiglio regionale che già nell'ottobre 2007 escluse in maniera categorica l'ipotesi di progetti di co-combustione e di trattamento dei rifiuti”. Ma dall’assessorato all’ambiente, alla fine, la replica è stata partorita.
“La posizione tenuta dalla giunta regionale sulla centrale Enel di Gualdo Cattaneo e' stata apprezzata e condivisa nel corso di un'assemblea pubblica che si e' tenuta proprio sul territorio che ospita la centrale e alla quale erano presenti oltre 300 persone, tra le quali non ho notato la presenza del consigliere Dottorini che forse, ha perso un'occasione per spiegare ai presenti che sarebbe meglio chiudere la centrale dall'oggi al domani''. Queste le parole di Rometti, il quale, durante il suo intervento, ha fatto anche il punto sull’accordo raggiunto tra Regione, Università di Perugia ed Enel per lo sviluppo futuro di fonti prodotte da energie rinnovabili. Ma la sfida a colpi di dichiarazioni non finisce qui.
Di lì a poco anche il capogruppo regionale del Psi, Massimo Buconi, decide di infilarsi nella cruna dell’ago dei bombardamenti e prendere le difese del suo assessore: “Le critiche strumentali che vengono da una parte della maggioranza ed espresse dal capogruppo regionale dell'Idv Dottorini, non creano problemi al Psi, ma vanno ad incrinare il rapporto tra il cittadino e i suoi rappresentanti di Governo minando l’autorevolezza del Governo regionale in un momento in cui la qualità dei problemi ne richiede invece tantissima”. E nel pieno dell’euforia dei “botta e risposta” tra Idv e Psi, arriva anche la frecciata del responsabile del Dipartimento ambiente dell’Italia dei Valori Claudio Santi, che proprio non ci sta all’ennesimo attacco ricevuto da Dottorini e risponde parlando di “parole gravi e pretestuose espresse da parte del capogruppo socialista Buconi”.
Esaurite le cartucce sulle tematiche ambientali, i “soldati” delle due opposte trincee decidono di cambiare fronte: tra ieri e oggi il tema caldo si è spostato sui risultati delle ultime elezioni comunali.
Soddisfatto dei numeri ottenuti nell’ultimo voto, il segretario regionale del Psi Aldo Potenza, ha lanciato un’altra bordata indirizzata questa volta non solo all’Idv, ma a tutti i colleghi di maggioranza: “Chiederò a breve un incontro per un maggiore richiamo al senso di responsabilità, perché l’architrave che ha retto, senza andare ai ballottaggi, è stata la coalizione con il nostro partito”. Manie di grandezza? Staremo a vedere. Ma una prima replica è giunta (udite! udite!) proprio dall’Idv.
Il segretario regionale Paolo Brutti non ha usato mezzi termini quando a Potenza ha riferito che "salendo sullo sgabelletto malfermo dell'ultima consultazione amministrativa parziale, il segretario di quel partito sembra si sia avventurato a mettere in discussione la composizione e i rapporti dentro la maggioranza in Regione che sono stati fissati dal risultato delle elezioni regionali di un anno fa. In quelle elezioni, vere perché generali, l'Idv ha avuto il doppio dei voti del PSI, il quale è stato gratificato oltre misura dagli accordi di giunta del dopo elezioni e da una bugiarda attribuzione dei seggi elettorali. Per parafrasare Flaiano, è successo che il Psi, “per via di nuove leggi, perde nei voti e aumenta nei seggi”.
Ora non rimane che attendere il tema del giorno e capire davvero se socialisti e dipietristi ci hanno preso gusto o meno nel bersagliarsi come cane e gatto su qualsiasi tema politico che regni dentro e fuori le sedi del governo regionale.

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