Esposizione cinofila sospesa per cani avvelenati. La rabbia allevatori umbri
di B.M.
San Marino - Il Kennel Club di San Marino ha da poco annunciato l'annullamento dell'annuale esposizione cinofila, in programma per oggi e domani. La decisione ha fatto seguito ai numerosi casi di intossicazione - si parla di due decessi ma secondo gli allevatori sono già 7 i casi di morte per avvelenamento - tra i 1700 cani iscritti alla manifestazione da allevatori e privati da tutta Europa. La maggior parte degli espositori - folta anche la rappresentativa umbra - ha quindi deciso di abbandonare la città nella mattinata di oggi, per tutelare la salute dei preziosi animali. Lo sconcerto generale è ulteriormente giustificabile se si considera che da oltre un mese gli abitanti dell'enclave avevano denunciato numerosi episodi simili, molto probabilmente riconducibili a un unico autore, sulla cui testa adesso pende una taglia di 600 euro. Numerose le critiche nei confronti degli organizzatori. Il Presidente del Club Franco Stacchini accusa il colpo: "Mi sono crollati addosso 27 anni di lavoro nel settore della cinofilia". La rabbia sale anche su Facebook dove i cani a rischio avvelenamento sono molti di più di quelli ufficiali. Forse uno spay tossico è stato immesso volutamente sul terreno e sull'erba.
Alessandro Di Francesco, responsabile del sito beagle-mania, a Tmnews ha spiegato la rabbia degli allevatori verso l'organizzazione: "Come molti siamo arrivati - ha affermato - venerdì. E ci siamo accorti che qualcosa non andava dato che c'era un cartello che parlava di rischio di avvelenamenti e di tenere quindi il cane con museruola e sempre sotto la nostra osservazione. Pensavamo che si trattasse di casi isolati. Invece, parlando con dei residenti, abbiamo scoperto che da tre mesi i cani vengono avvelenati con una sostanza che viene rilasciata in cristalli sul terreno che poi lentamente si scioglie. Bisognava evitare assolutamente l'organizzazione dell'evento internazionale in queste condizioni. I cani che sono deceduti ci risultano sette. Addirittura un cane, di oltre 60 kg, è arrivato alle 7 di questa mattina e alle 7,30 è morto per via della forte presenza di questa sostanza". Gli allevatori hanno preso d'assalto la sede dell'organizzazione che è stata poi costretta ad annullare la due giorni di mostra canina internazionale.

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