PERUGIA - Sono in fase di ultimazione i lavori per la realizzazione della fonoteca “Trotta” e della sala espositiva presso il complesso dell’ex Fatebenefratelli, a Porta Eburnea. Il punto sui lavori è stato compiuto oggi in un sopralluogo del sindaco e dell’assessore alla Cultura.

L’intero complesso è stato oggetto negli anni passati di un’importante opera di ristrutturazione che ha riportato a nuova luce uno degli immobili più prestigiosi, per valore storico – architettonico, di Perugia.
I locali in corso di ristrutturazione si trovano al piano terra e al seminterrato e riguardano la fonoteca per una superficie di 460 mq e la sala espositiva di 324 mq., per un un investimento di quasi 460.000 euro, finanziati in parte con i contratti di quartiere e in parte con il Programmi urbani complessi.

I lavori saranno completati entro l’autunno, mentre l’inizio delle attività è previsto per l’anno nuovo.
L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di creare un grande contenitore della cultura e della contemporaneità in un edificio storico, situato nel cuore di Perugia, a differenza di quanto accade nelle altre città italiane in cui questi spazi sono per lo più in periferia.

La ristrutturazione del complesso e l’individuazione di nuove funzioni al suo interno fanno parte, secondo l’Amministrazione, di quel percorso intrapreso da tempo di definizione di una nuova identità del centro storico.
I nuovi locali avranno funzioni espositive, ferme restando le altre destinazioni già in essere. L’edificio, infatti, ospita in parte i frati dell’Ordine dei Fatebenefratelli, e in parte è residenza per studenti.

CENNI STORICI SULL’EDIFICIO

L’immobile è intitolato a San Nicolò e gestito dai religiosi di San Giovanni di Dio, chiamati a Perugia dal vescovo Vincenzo Ercolani. Dal 1585 fu adibito a ospizio destinato ad accogliere gli incurabili e i malati di sifilide infermi che, altrimenti, non avrebbero ricevuto cure in nessun’altra struttura assistenziale della città. Il complesso ospitava, oltre all’ospedale e alla cucina, una farmacia.

L’annessa Chiesa, dedicata a S. Nicolò, era utilizzata per la celebrazione dei riti sacri e come luogo di sepoltura per i defunti dell’ospedale e del convento. Nel 1861 l’amministrazione dei beni dell’Ordine, fra cui figurava anche l’ospedale, fu affidata alla locale Congregazione di Carità: una convenzione stipulata nel 1873, tutt’ora in vigore, regola i rapporti fra la Congregazione (il Comune di Perugia) e l’Ordine stesso.

Nel 1864 fu deliberato un ampliamento dell’ospedale e nel 1880 furono restaurate la chiesa e la sacrestia, dove furono sistemate anche le spoglie del Padre fondatore Pietro Soriano morto nel 1588. Dopo la ristrutturazione dell’ex Grocco, tutte le attività sono state trasferite nella nuova sede e quindi l’immobile si è reso libero.

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