Il piano presentato dall'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono per il Gruppo (due stabilimenti da chiudere e 2.551 esuberi è «duro ma necessario». Lo afferma il presidente della Federmeccanica Pierluigi Ceccardi spiegando che gli interventi «esterni» sulla vicenda «spesso demagogici potrebbero essere dannosi». «Come ha detto Bono - sottolinea Ceccardi a margine dell'assemblea di Confindustria - il piano è duro ma necessario a fronte della drammatica crisi che si registra sul mercato internazionale delle costruzioni navali. In Europa i concorrenti hanno già ridotto di un terzo la capacità produttiva (50.000 unità) e la quota di mercato dei produttori europei è scesa dal 40% al 5% in pochi anni».

«Ora è necessario - ha detto il presidente degli industriali metalmeccanici - che la trattativa prosegua tra azienda e sindacati nelle sedi naturali di confronto, come sempre deve accadere per gestire situazioni complesse come quella che registriamo nella cantieristica navale. Interventi esterni sulla vicenda, spesso non documentati e demagogici, potrebbero risultare dannosi al raggiungimento di risultati concreti per l'azienda e I lavoratori». Secondo Ceccardi «una soluzione va trovata. L'azienda stessa ha ribadito che quanto presentato ai sindacati non è in un'ottica prendere o lasciare - conclude - È l'inizio di un percorso che deve portare alla salvezza dell'azienda e va mantenuto nei canali del confronto azienda-sindacato. Senza interferenze improprie».

Fonte: ANSA

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