Le creazioni orafe di Confartigianato Perugia hanno brillato a Los Angeles
PERUGIA (Avi News) - Centoventi gioielli made in Umbria in mostra nella capitale mondiale della moda, a Los Angeles. L’esposizione, che ha coinvolto le creazioni di dieci maestri orafi umbri, aderenti a Confartigianato Imprese Perugia e al consorzio “Monilia”, ha riscosso un notevole successo di pubblico.
È quanto reso noto, mercoledì 25 maggio, nella sede di Confartigianato Imprese Perugia, in località Centova a Perugia, da Stelvio Gauzzi, segretario provinciale di Confartigianato Imprese Perugia, Enrico Morbidoni, presidente del consorzio orafi “Monilia”, Marco Arcelli, segretario della federazione orafi di Confartigianato e del consorzio orafi “Monilia”, da Katia Galinari, vicepresidente della federazione orafi della Confartigianato, e da Barbara Di Giandomenico, rappresentante del Centro Estero Umbria per la promozione dell'internazionalizzazione delle imprese umbre.
Gli orafi che hanno partecipato alla mostra, che è stata ospitata per circa un mese nell’Istituto italiano di cultura a Los Angeles, sono stati Belia (Perugia), Bennati (Tuoro), Ca d’or (Perugia), Chiattelli (Marsciano), Conart (Città di Castello), Granduca (Perugia), La bottega dell’orafo (Perugia), Katia Galinari (Passignano), Raiaco (Città di Castello) e Spoleto gioielli (Spoleto).
“Un’iniziativa – ha sottolineato Gauzzi – che ci ha permesso di far conoscere all’estero la nostra tradizione di arte orafa e che è stata accolta in maniera a dir poco entusiastica. Ma il messaggio che, qui, vorremmo far passare è quello dell’importanza di riscoprire un mestiere artigianale e creativo, come quello dell’orafo, che porta con sé anche un insieme di valori che andrebbero trasmessi alle nuove generazioni”. “Questo progetto – ha continuato Morbidoni – vuole esaltare l’alta oreficeria e le produzioni fatte a mano, a differenza di quelle realizzate dalle macchine in Cina o in Corea. Il nostro intento è quello di tornare a fare gli artigiani, per fare moda e sperare che i nostri gioielli vengano indossati”.
“In seguito alla mostra – ha poi aggiunto il presidente Morbidoni - abbiamo ricevuto molte richieste di acquisto, soprattutto per la possibilità, che ci contraddistingue, di poter realizzare gioielli personalizzati”. “La mostra – ha infine concluso Arcelli – è solo l’inizio di un progetto che vogliamo portare avanti nel tempo, al fine di creare un rapporto permanente tra negozianti e designer di gioielli. Infatti in questo momento siamo già presenti per la prima volta alla manifestazione ‘Vicenza Oro’ con sei imprese”.




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