Terni/Approvato atto indirizzo a favore sindaco e aggiornamento programmatico
TERNI – Dopo un dibattito durato più di quattro ore, con 23 interventi, il consiglio comunale ha votato l’atto d’indirizzo a sostegno del sindaco e del documento di aggiornamento delle linee programmatiche. L’atto che era stato proposto dalla maggioranza e sottoscritto da 24 consiglieri ha avuto 24 voti a favore (23 consiglieri e il sindaco) e 6 contrari. Sono invece stati bocciati i due atti dell’opposizione.
“Oltre la crisi: un patto per lo sviluppo e la solidarietà”: una sintesi del documento
Tocca tutti i temi più caldi della vita cittadina, il documento presentato oggi al consiglio comunale dal sindaco Leopoldo Di Girolamo con l’aggiornamento delle linee programmatiche. S’intitola “Oltre la crisi: un patto per lo sviluppo e la solidarietà” e disegna un quadro della situazione attuale fornendo indicazioni a breve e medio termine. Già nelle premesse il sindaco ribadisce la propria idea di cittadinanza esortando a recuperare “lo spirito di partecipazione e corresponsabilità” per superare la distanza tra politica e cittadini in un momento di crisi particolarmente acuta per Terni, dovuta soprattutto alle vicende che stanno interessando il polo chimico e quello siderurgico. Terni – dice comunque il sindaco – non deve sottovalutare il suo ruolo e deve invece recuperare il protagonismo che l’ha sempre contraddistinta nella sua storia. Per far questo oggi c’è però bisogno di una seria programmazione, anzi di una vera e propria “pianificazione strategica”. Una pianificazione che parta proprio dalla consapevolezza del ruolo territoriale della città, “ben più ampio dei confini comunali". E che poggi su un altro pilastro: “Il futuro di Terni – dice il sindaco – sta nella sua capacità di accogliere, stimolare, attrarre i cambiamenti e le innovazioni industriali, di lasciare spazio alla sperimentazione e alla libertà degli imprenditori, di continuare ad investire in cultura”. Queste sono le basi sulle quali ricostruire l’identità cittadina.
Per quel che riguarda il ruolo territoriale Terni si propone come riferimento di un’area vasta. Innanzitutto nel rapporto con le province settentrionali del Lazio e con l’area metropolitana romana, che può trainare lo sviluppo di un terziario di servizi ad alto valore aggiunto anche nel nostro territorio. Ma occorre anche valutare le potenzialità dello snodo di Terni sia tra Nord e Sud che tra Est ed Ovest. “L’altro asse strategico su cui puntare è quello rappresentato dalla trasformazione in autostrada della E45”, mentre “il finanziamento Cipe della piattaforma logistica Terni-Narni, anticipato con fondi propri dalla Regione in modo da consentire l’avvio dei lavori in autunno, rappresenta un punto fondamentale della infrastrutturazione a servizio del territorio”. Il ruolo di Terni deve essere forte soprattutto all’interno della regione, che a sua volta deve concepire “la nostra città come una risorsa ed un asset di sviluppo”.
Sulle politiche culturali il sindaco ribadisce che la cultura va considerata “come fattore determinante dei livelli d’innovazione e di produttività del territorio”, riconosce la crescita di un ampio tessuto associativo sul territorio e ribadisce la scelta di puntare sulla creazione di un distretto culturale che metta a rete le esperienze cittadine e che allo stesso tempo sia aperto verso il network nazionali ed internazionali. Rilancia anche il progetto di “Città Giardino/Quartiere Creativo ed indica l’urgenza del recupero del teatro Verdi.
Sempre in riferimento all’”industria culturale” le nuove linee programmatiche indica come strategica la prosecuzione del lavoro per riportare il Videocentro alla sua vocazione originaria anche attraverso le iniziative messe in campo da Funfactory, mentre per Papigno occorre “continuare il confronto con Cinecittà” e ridisegnare il ruolo di Umbria Film Commission.
Per il polo universitario le nuove linee programmatiche riconoscono l’esigenza di un profondo ripensamento in termini di architettura istituzionale, di organizzazione logistica, di offerta didattica e di specializzazione delle attività di ricerca. Per il futuro del Polo ternano “vanno privilegiati i tre assi legati alla vocazione territoriale: ingegneria, economia e medicina”. Allo stesso tempo il sindaco indica come priorità il potenziamento e la realizzazione dei centri di ricerca.
Molto spazio è dedicato, inevitabilmente, alla situazione ed alle prospettive del polo industriale, alla luce degli ultimi eventi che hanno riguardato il polo chimico e le decisioni della Thyssen Krupp. Il Comune, con le altre istituzioni locali chiederà l’apertura di una “Vertenza Terni “ al Governo nazionale. “Si tratta anche di analizzare con grande pragmatismo i limiti della concertazione e di avviare una fase nuova”, partendo dalla constatazione che si è registrato “il basso rendimento delle sedi negoziali locali”. Serve comunque “un nuovo Patto di Territorio che spinga forte per la realizzazione delle infrastrutture strategiche e sull’innovazione. “Occorre intervenire – si legge nel documento del sindaco – sulle azioni relative al distretto tecnologico ed ai cosiddetti poli d’innovazione”. Considerando che la siderurgia e la chimica rimangono i settori più importanti dell’industria locale occorre puntare sui materiali innovativi e la green economy. In questo senso il Comune farà quanto in suo potere per creare le condizioni “affinché l’area ex Montedison sia disponibile come zona franca per la green economy”, cercando di azzerare i costi finanziari e burocratici e favorendo così la nascita di nuove imprese in quel sito.
Nel settore del turismo viene posta in evidenza la scelta di promuovere in maniera particolare il segmento del turismo sportivo e quella di rafforzare i collegamenti interistituzionali con l’Alto Lazio con i progetti già in essere per le vie d’acqua e il turismo religioso.
Per l’agricoltura l’idea è quella di puntare sulle eccellenze del territorio, a cominciare dal pane, e di promuovere i mercati contadini, i prodotti locali e biologici anche nelle mense.
Per il commercio viene indicata l’esigenza di procedere ad “un ulteriore cambio di fase nelle politiche di regolazione del settore, per giungere ad una logica coordinata di progetto”, accelerando anche nella costruzione “del Quadro strategico di valorizzazione previsto dalla legge regionale in materia di centri storici e costruire azioni mirate a salvaguardare il piccolo commercio di vicinato”.
Ampio spazio anche per il sociale, dove si indica come priorità l’esigenza di ricalibrare il sistema locale di welfare. “Solo politiche sociali attive imperniate sulla valorizzazione delle reti possono innescare processi virtuosi”. “Nell’ottica di rafforzamento e di maggiore responsabilità del Comune saranno rivisitati alcuni servizi in delega all’ASL”. Ma occorrerà anche “valorizzare a pieno l’eccellenza che, nel nostro territorio, è rappresentata dalla cooperazione sociale”. Il lavoro di riprogettazione del welfare cittadino passa all’interno del nuovo Piano Regolatore Sociale che è in fase di realizzazione.
La valorizzazione del polo sanitario ternano rappresenta un’altra delle priorità. Per quel che riguarda l’azienda ospedaliera ed il rapporto con l’Università – dice il sindaco – va applicato il D.L. 517/99 verso la costituzione di due aziende integrate e distinte in Umbria. Va inoltre accelerato il progetto per la realizzazione della nuova sede Asl a Colle Obito, tutto questo in direzione del consolidamento della struttura ospedaliera ternana.
Nel settore dell’istruzione il sindaco indica intanto nel 2013 la data entro la quale tutti gli edifici scolastici di competenza comunale saranno riqualificati e messi a norma e rivendica per il Comune un ruolo non solo di supporto al diritto allo studio, ma anche di programmazione dell’offerta formativa, attraverso un patto tra la città e le sue scuole.
Il Comune continuerà poi a sostenere la rete delle realtà aggregative del mondo giovanile, con particolare attenzione ai giovani adulti ed alla partecipazione ai bandi europei per incrementare le risorse e le occasioni di scambio con altri Paesi europei.
Per l’urbanistica il sindaco prende atto che dopo l’elaborazione e l’approvazione del nuovo Prg si è passati ora alla fase della gestione. Ci sarà ora spazio per il PST (Programma del Sindaco per le trasformazioni del territorio, la qualità urbana e l’ambiente) che individuerà le priorità negli interventi di riqualificazione e completamento della città; al PEBA (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche) e al PISU (Piano Integrato degli Spazi Urbani). L’obiettivo è migliorare la qualità della vita anche con nuove tecniche di costruzione a basso impatto ambientale e ad alta efficienza energetica. In quest’ottica il comune si adopererà per il superamento della prassi del massimo ribasso e nella costruzione di cinque sistemi urbani delle funzioni territoriali della città.
Per l’ambiente la sfida è quella verso una città eco-virtuosa, dotata di un “bilancio ambientale” che dia conto dell’attuazione delle strategie di riduzione dell’inquinamento, dell’uso razionale dell’energia, dello sviluppo delle energie alternative, dell’efficienza della raccolta differenziata. Le trasformazioni dei poli industriali saranno comunque precedute da un piano-programma con prevalenti contenuti ambientali. Sarà anche attivato un concorso nazionale di architettura per un intervento esemplare sul tema della qualità urbana.
La nuova mobilità cittadina poggerà su basi in parte già realizzate, in parte da completare e da mettere a sistema, come la nuova Ztl, il sistema di bike sharing, la metro di superficie, i cui lavori grazie allo sblocco dei fondi CIPE saranno a breve portati a termine, l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Il sistema degli impianti sportivi cittadini sarà arricchito di nuove infrastrutture attraverso il potenziamento dell’azione combinata tra pubblico e privato: le priorità sono il nuovo palazzo dello sport, il campo da rugby, ma anche punti sport e playground per favorire le libere attività sportive nei quartieri.
Il Comune presterà sempre più attenzione alle esigenze delle donne con un bilancio di genere, il sostegno alla rete dei servizi per l’infanzia, il bollino rosa per le aziende, la realizzazione di una casa delle donne.
L’amministrazione s’impegnerà anche per il mantenimento di forme di decentramento, contrastando la normativa nazionale e garantendo comunque forme di governo policentrico della città.
Per le aziende partecipate vengono indicate quattro priorità: la questione delle aggregazioni e della costituzione di una multi utility su scala più ampia di quella comunale o provinciale; la razionalizzazione dell’ambito dei servizi strumentali; la trasformazione della natura giuridica dell’Asfm; la gestione del Videocentro.
Viene posta anche la questione “dell’eventuale costituzione di un’unica holding alla quale conferire tutte le partecipazioni azionarie del Comune, mantenendone il totale controllo”.
L’Asm – si legge nel documento del sindaco – ha tutte le potenzialità nel settore rifiuti per candidarsi alla gara d’ambito per la gestione del servizio in Provincia di Terni, con le opportune alleanze. Sul versante degli assetti vengono poi ritenute mature le condizioni per un’integrazione di Asm con le aziende pubbliche minori del territorio Asit e Aman. Mentre nel settore energia la spinta è verso lo sviluppo delle fonti alternative. Per Umbria Servizi Innovativi sarà decisiva una collocazione nella riorganizzazione del comparto regionale dei servizi alla PA”, mentre per l’AsFM si dovrà concretizzare entro il 2011 la creazione di una SpA che ne consenta una gestione più imprenditoriale.
Per quel che riguarda il patrimonio immobiliare del Comune il documento del sindaco indica l’opportunità di costituire una società unica per la sua gestione.
Infine viene data molta rilevanza all’applicazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione applicate ai servizi dell’Ente, verso la realizzazione di un Comune digitale. Già dai prossimi mesi i principali servizi comunali potranno essere erogati on line, mentre si procederà ad una generale semplificazione delle procedure a favore di cittadini e imprese.
Consiglio comunale, la maggioranza ha presentato un atto a sostegno del sindaco
25.05.2011 - ore 18:16 - Ventiquattro consiglieri fanno propri i contenuti dell’aggiornamento programmatico
(Direzione Generale/Uff. Stampa) - Ventiquattro consiglieri della maggioranza (Amici, Piccinini, Tabarrini, Trivelli, Giubilei, Teofrasti, Campili, Talamonti, Pennoni, Nardini, Cicioni, Luzzi, Monti, Ventura, Finocchio, Vinciarelli, Bartolini, Nannini, Paparelli, Boccolini, Chiappalupi, Tallarico, Orsini V., Aquilini) subito dopo le dichiarazioni del sindaco sull’aggiornamento delle linee programmatiche, hanno presentato e sottoscritto un atto d’indirizzo a sostegno del documento e del sindaco stesso.
“Ascoltate le comunicazioni del sindaco – si legge nell’atto - e preso atto che nel corso della consiliatura sono venute emergendo nuove esigenze e nuove problematiche che coinvolgono il tessuto sociale ed economico della città che necessitano di efficaci e pronte soluzioni; ritenuto il documento del sindaco pienamente rispondente alle esigenze della città e nel solco delle linee programmatiche dallo stesso presentate ad inizio di consiliatura, i consiglieri di maggioranza nell’esprimere pieno sostegno al sindaco ed alla sua azione riformatrice, fanno proprio il documento presentato e ne condividono appieno i contenuti e la forte spinta pragmatica ed innovativa; s’impegnano a sostenerlo nell’interesse della comunità cittadina ed a fare quanto necessario per la sua attuazione fino alla scadenza naturale della consiliatura".
Su quest’atto è stata chiesta una votazione, prima della quale si è aperto il dibattito tra tutti i gruppi consiliari.
Consiglio comunale, anche le opposizioni presentano due atti d’indirizzo
25.05.2011 - ore 20:05 - Entrambi esprimono un voto contrario alle integrazioni programmatiche del sindaco
(Direzione Generale/Uff. Stampa) - Anche il Pdl e l’Udc insieme a Terni Oltre e alla Lista Baldassarre hanno presentato atti d’indirizzo sulle dichiarazioni del sindaco. Nell’atto sottoscritto da Udc, Lista Baldassarre e Terni Oltre si prende atto – vi si legge - delle ragioni vere che hanno portato alle dimissioni del sindaco, "incentrate su critiche durissime da una parte della sua maggioranza sull’insufficienza dell’azione amministrativa di questa giunta, in questi due anni, ragioni peraltro sollevate da tempo dai sottoscritti unitamente a proposte di soluzione ed atti di indirizzo cui mai la giunta è stata in grado di dare seguito; della constatazione che tale documento non indica scelte strategiche chiare e non individua le priorità da affrontare ma è, come di consueto, solo un elenco di enunciazioni di principio, le stesse di sempre, alcune condivisibili ma assolutamente inadeguate a rilanciare l’azione amministrativa e quel cambio di marcia ormai urgentissimo; della visione ormai vecchia legata all’aumento sistematico della spesa pubblica, al clientelismo, alla marginalizzazione del merito che ormai, con il federalismo in atto, che obbligherà tutti gli Enti Locali ad un cambio di cultura e di marcia, impone scelte coraggiose e moderne, con definizione delle priorità; del fatto che il documento del sindaco non accenna al ruolo di Terni nel contesto regionale, caratterizzato purtroppo ancora da un centralismo perugino che emargina sempre più Terni, e non vede questa giunta alzare la testa e difendere con coraggio il nostro futuro e quello dei nostri giovani; della proposta abbastanza “originale” di una holding delle partecipate che, invece di aggredire i problemi delle singole aziende, le somma in un contenitore frutto delle tante, troppe debolezze mai affrontate con determinazione; dell’assenza grave di una minima volontà di una “riorganizzazione vera della macchina comunale”, quando l’attuale, costosa in quanto pletorica, verticistica, basata sulla fedeltà, non di certo sull’efficienza e sugli incentivi, è stata anche oggi criticata pesantemente da autorevoli capigruppo di questa maggioranza; della gravissima situazione del turismo, denunciata poche settimane fa del Presidente Provinciale degli Albergatori; della situazione della cultura …". "Di fronte alle serie richieste di rinnovamento, in senso fortemente qualitativo, nell’erogazione dei servizi sociali, la risposta del sindaco appare fumosa e deludente; esprimiamo per questo - si legge ancora nell'atto - un dissenso di fondo ed il conseguente voto contrario al documento ed alle dichiarazioni del sindaco, nella convinzione che, fin dalle prossime settimane, la mancata soluzione dei problemi sollevati, determinerà una grande difficoltà di questa giunta nella conduzione della politica e dell’amministrazione cittadina".
Nell’atto del Pdl si parte invece dalla considerazione che il nuovo documento del sindaco "non apporta sostanziali modifiche o correttivi forti in termini di rilancio e di prospettive nuove per lo sviluppo della città, limitandosi anzi a enunciazioni di principio senza indicare tempi e modi per la loro realizzazione e che dunque di conseguenza i motivi che hanno portato alla crisi così come le ragioni che ne hanno consentito oggi l’aparente chiusura appaiono più un armistizio che un rinnovato accordo nella maggioranza". Per questo il Pdl valuta che i veri motivi della crisi siano stati maldestramente celati e appaiono invece loegati a logiche spartitorie. Per questi motivi nell’atto si ritiene “scandaloso che davanti alle difficoltà della città la maggioranza si sia permessa questo balletto, sospendendo l’attività amministrativa senza dare risposte alla città” e si esprime voto contrario alle linee programmatiche.
Consiglio comunale, gli interventi della maggioranza nel dibattito di stasera
25.05.2011 - ore 20:32 - “La crisi è stata politico-programmatica, ma costituisce un’occasione di grande rilancio”
(Direzione Generale/Uff. Stampa) – Nel dibattito sulle dichiarazioni del sindaco e sugli atti d’indirizzo conseguenti, Giampiero Amici (Pd) ha detto che “la crisi c’è stata ed è stata una crisi politico-programmatica. Ma si è risolta esattamente dentro questo schema, con un documento finale politico programmatico”. Anche per Riccardo Giubilei (Pd) “nessuno ha voglia di far finta che nulla sia accaduto: ma quello di oggi non può che rappresentare un nuovo inizio”. “E’ stato un bene fermarsi un momento, riflettere e ricalibrare, facendo delle scelte”. Giubilei ha messo in evidenza che in questa fase le proposte sono venute solo dall’interno della maggioranza e ha dato atto al sindaco di aver avuto un approccio responsabile e di aver portato la crisi alla luce del sole, con coraggio. “Ora – ha detto –l’importante è che continui a dare il ritmo giusto, perché questa è una condizione di grande rilancio”.
Giocondo Talamonti (Fds) ha elogiato la correttezza, l’onestà, la serietà e l’equilibrio del sindaco. Le dimissioni – ha detto sono state un atto di chiarezza e di responsabilità. “Il documento di oggi non contiene cedimenti, ma processi e metodi di qualità ed è coerente con le linee programmatiche d’inizio mandato”.
“La crisi – ha detto Valdimiro Orsini (Pd) è stata una decisione seria del sindaco, incalzato da alcuni consiglieri che più di altri avevano compreso che il rapporto con la città si stava affievolendo: non ci sono stati ricatti o giochetti, ma un confronto con la città che ci ha mandato messaggi inequivocabili”. “Siamo così riusciti a riallacciare un rapporto con i cittadini che ci hanno chiesto una svolta programmatica forte che il sindaco ha saputo recepire”.
“La crisi politica che abbiamo vissuto, noi non l’abbiamo voluta, non l’abbiamo creata e non la condividiamo”, ha detto Davide Tallarico (PTCA). “Terni sta vivendo una fase difficilissima per la quale, come dice il sindaco nel suo documento serve un nuovo patto per lo sviluppo e la solidarietà”. “Anche noi oggi ripartiamo da dove abbiamo iniziato, dalla parte della città”.
Giuseppe Boccolini (Soc.) ha detto che la crisi c'è stata ed è stata vera e seria. "E' stata anzi un atto estremo, che si può fare una sola volta". "Ora abbiamo davanti altri tre anni di amministrazione in una città che sta vivendo un'emergenza storica e che dobbiamo ascoltare senza sosta in maniera permanente". Boccolini ha sottolineato alcuni settori sui quali continuare a prestare la massima attenzione: la macchina amministratva, la gestione dei rifiuti, il rapporto con la regione. Ha anche invitato l'opposizione a comportarsi responsabilmente di fronte alla situazione della città e ad una crisi "che non ha colore politico".
Anche per Anna Bartolini (Pd) ”il chiarimento era indispensabile per fare il punto della situazione, aprire un nuovo percorso e affrontare le nuove criticità con le quali la nostra città è chiamata a confrontarsi”.
Consiglio comunale, gli interventi dell’opposizione nel dibattito sulle dichiarazioni del sindaco
25.05.2011 - ore 18:52 - Pdl e Udc: “Uno scenario diverso rispetto a quello reale”. Baldassarre: “La crisi è stata vera”
(Direzione Generale/Uff. Stampa) - “Il sindaco oggi ci ha raccontato un altro scenario rispetto a quello reale della crisi politica che ha agitato la sua maggioranza”, ha detto Enrico Melasecche (Udc) intervenendo nel dibattito sull’atto d’indirizzo presentato dalla maggioranza. “Alla fine registriamo che c’è stato un immobilismo totale sulle richieste che erano venute dalla stessa maggioranza, anche sul miglioramento dell’assetto della giunta”. Per Francesco Maria Ferranti (Pdl) “il sindaco ha cercato di dare un senso ad una sceneggiata con la quale la maggioranza ha umiliato la città”. “La crisi è stato un tentativo di spartizione all’interno della maggioranza e la sceneggiata di oggi è solo un tentativo di prendere tempo”. Per Dario Guardalben (Pdl) “l’aggiornamento delle linee programmatiche del sindaco è solo una foglia di fico che non riesce a nascondere la vergogna di questa crisi”. Secondo Leo Venturi “la crisi ha certificato un’oggettiva difficoltà nell’azione amministrativa del sindaco e una debolezza della maggioranza”. “Il sindaco ha avuto coraggio ad aprirla, ma non altrettanta onestà nel chiuderla così, con una ricomposizione forzosa della maggioranza” . Per Antonio Baldassarre (LB) “la crisi è stata seria, vera e in qualche maniera storica, rispetto al passato delle giunte di centro-sinistra”. “C’è stato un effettivo scontro politico all’interno della maggioranza. La via d’uscita indicata dal sindaco non fornisce una soluzione , ma appare soltanto come un rinvio. Il documento presentato dal sindaco non presenta grandi elementi di novità: non c’è un esame delle risorse disponibili e degli obiettivi raggiungibili: ci sono solo belle intenzioni, una specie di libro dei sogni”. “In questa situazione d’emergenza – ha concluso Baldassarre - saremo sempre sui problemi della città ma nessuno potrà contare su di noi come ruota di scorta”. "Il sindaco - ha detto Federico Salvati (Pdl) è riuscito a trasformare la medicina in politica: da bravo medico ha letto un documento che anestetizza la crisi. La città ha capito che oltre la politica c’è un sistema che si sta grippando".
"Il segretario del Pd Giovannetti - ha detto ancora Salvati- ha parlato di liti sulla spartizione della torta. Noi non permetteremo che si perpetui questo sistema che la città venga divisa tra bande". "Questa - ha concluso il consigliere del Pdl - è la circostanza in cui il sindaco deve dimostrare di essere in grado di cambiare passo".




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