PERUGIA - Ai fini di una corretta e realistica interpretazione dei dati, diffusi dall'Inps, relativi all'andamento della cassa integrazione in Umbria e particolarmente nella provincia di Terni nei primi quattro mesi di quest'anno (dati che, caratterizzati da un fortissimo aumento della cassa in deroga, apparirebbero molto negativi in raffronto al quadro nazionale) gli uffici del Servizio politiche attive del lavoro della Regione Umbria sono intervenuti per precisare che essi vanno letti alla luce di alcune particolarita' che distinguono l'Umbria dalla maggior parte delle altre regioni.

L'aumento delle autorizzazioni concesse alla cassa integrazione in deroga nei primi quattro mesi del 2011 rispetto a quelle dei corrispondenti mesi del 2010, che ha suscitato particolare allarme e preoccupazione nella Cgil di Terni, e' attribuibile - affermano gli uffici regionali - alla accelerazione dell'attivita' amministrativa di autorizzazione da parte del servizio Politiche attive del lavoro, andata a regime quest'anno, finalizzata a limitare il tempo di attesa per i lavoratori dell'indennita' erogata dall'Inps. Quindi il raffronto tra i due periodi appare incongruo o va comunque esaminato con grande cautela.

Ogni autorizzazione di cassa in deroga oggi concessa – spiegano gli uffici regionali - puo' prevedere fino ad un massimo di 1.038 ore a lavoratore da utilizzare nell'arco dell'anno. Il modello umbro di concessione dell'ammortizzatore in deroga fa si' che nei primi mesi dell'anno si concentrino la maggior parte delle domande. Nei prossimi mesi dell'anno c'e' quindi da attendersi, riferisce una nota della Regione, una progressiva diminuzione delle ore autorizzate di cassa integrazione in deroga e un allineamento del dato a fine periodo in termini sicuramente di aumento, ma non cosi' eclatante come appare oggi.

Il fatto poi che dai dati che sono stati diffusi risulti un aumento della provincia di Terni (+629,1%) quasi doppio di quello regionale (+329,8) e' attribuibile, secondo gli uffici regionali, al fatto che lo scorso anno, nel mese di aprile, un numero particolarmente basso di aziende ternane avanzarono richiesta di Cig in deroga. A conforto di questa tesi gli uffici regionali fanno notare che di fatto, la media del primo quadrimestre 2011 indica una incidenza della provincia di Terni nella Cig in deroga del 21%, percentuale prossima a quella che risulta dal bilancio complessivo del monte ore autorizzato nell'intero 2010.

Queste precisazioni, sostengono gli uffici regionali, hanno lo scopo non di sminuire la gravita' di un problema economico occupazionale che rimane grave in Umbria come in Italia, ma di ricondurlo nelle sue dimensioni e nei suoi termini reali.
 

Condividi