PERUGIA - Sostegno ai giovani, attraverso l’elaborazione di un Piano del Lavoro, il contrasto al precariato con incentivi alle imprese che assumono a tempo indeterminato, la revisione del sistema di formazione per connettere competenze e sviluppo, la riforma della Legge 12 del ’95.

Sostegno alle donne attraverso l’individuazione di misure di sostegno all’imprenditoria femminile, la valorizzazione e l’incentivazione di nuove professioni, la riorganizzazione del welfare. Sostegno alle Piccole e medie imprese, le vere protagoniste dell’economia umbra, attraverso il miglioramento dell’accesso al credito, la valorizzazione delle eccellenza, l’aumento della competitività e dell’iinternazionalizzazione.

Sono questi i punti fondamentali della proposta politica del Partito Democratico, che saranno raccolti dalla Conferenza del Lavoro, neonato organismo del Pd presentato questa mattina nel corso di incontro con la stampa nella sede del Pd di Piazza della Repubblica.

Il primo impegno della Conferenza è fissato per questo fine settimana (in allegato volantino dell’iniziativa), quando dirigenti, amministratori, segretari e circoli del Partito Democratico si riuniranno all’hotel Plaza, insieme a sindacati, associazioni di categoria, lavoratori e imprenditori - ospite Stefano Fassina, Responsabile Economia e Lavoro del Pd nazionale - per “inaugurare un modo nuovo – spiega Antonello Chianella, Responsabile Organizzazione Pd Umbria – di discutere di lavoro e sviluppo”.

L’appuntamento di venerdì e sabato, però, “rappresenta il punto di arrivo di un lungo percorso di partecipazione e allo stesso tempo l’inizio di un progetto – spiega Valerio Marinelli, Coordinatore dei Dipartimenti del Pd Umbria - il cui obiettivo è offrire una visione politica e fornire risposte pragmatiche e coerenti ai problemi della gente”.

Ben 50, fino ad oggi, le Conferenze organizzate a livello territoriale “con il coinvolgimento – sottolinea Chianella – di sindacati, imprenditori, artigiani, lavoratori”. Perché il Pd è il partito del Lavoro. E’ un partito fondato sul lavoro, perché trova nel principio enunciato nell’articolo 1 della Costituzione un’ispirazione di giustizia da rinnovare nel tempo, attraverso un impegno capace di coniugare valori e concretezza.

“La Conferenza sul Lavoro – spiega Lamberto Bottini, Segretario Regionale del Pd Umbria - è dunque una risposta politica e culturale ai cittadini di questo paese e di questa regione e rappresenta sia ai livelli provinciali che a livello regionale, il momento di sintesi di un dibattito capillare che ha coinvolto e coinvolgerà nel territorio categorie, associazioni, imprese, lavoratrici e lavoratori di ogni settore, professionalità di ogni sorta, donne, uomini, giovani variamente occupati, inoccupati, disoccupati. La politica non può fare a meno del dialogo e della costante interlocuzione con soggettività sociali, attori economici e singole persone dedite all’impegno civile. Al centro della riflessione coloro che maggiormente hanno sopportato il peso della crisi: piccola e media impresa, giovani e donne”.

In questo senso, “il Pd si sta qualificando – ancora Bottini – e i risultati elettorali sono per noi un’iniezione di fiducia. Abbiamo un profilo sempre più chiaro, definito e comprensibile. E abbiamo una priorità: il lavoro”. Con la Conferenza “vogliamo parlare di giustizia sociale, che è il primo fattore di sviluppo e benessere – sottolinea Marinelli – per definire un nuovo modello che parte dal lavoro perché vuole partire dalle persone”.

E perché “tutti hanno diritto alla felicità – sottolinea Dante Andrea Rossi, Segretario Provinciale del Partito Democratico di Perugia – e a una vita dignitosa”. Gli strumenti? Un piano del lavoro che contrasti il precariato, un piano energetico per lo sviluppo dell’economica verde, un piano del paesaggio, per il sostegno alla filiera Cat, una revisione del modello di welfare, da vivere come investimento e non come costo, la valorizzazione del capitale sociale, un approccio al federalismo che ne faccia un’opportunità, non una disgrazia, un nuovo sistema di formazione, piani urbanistici che favoriscano il commercio, azioni che sostengano l’economia reale contro la volatilità della finanza, la legalità, il fisco, l’aiuto ai giovani. Senza prescindere dalla necessità di fare della Pubblica amministrazione uno strumento snello e semplice, soprattutto veloce.

“Vogliamo essere il fattore di una recuperata unità – sottolinea Renato Locchi, Capogruppo Pd in Consiglio Regionale – attraverso anche uno sforzo per mettere in sintonia la visione politica con l’azione amministrativa”. Ma anche attraverso un impegno che “nel rispetto delle reciproche autonomie – spiega Chianella – guardi alla ricomposizione dell’unità sindacale”.
 

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