Droga/ La presidente Marini chiarisce il perché della restituzione dei fondi
PERUGIA - "La Regione, tramite la Asl 4, ha restituito al Dipartimento prevenzione antidroga, che finanziava il progetto nazionale per la prevenzione delle patologie legate alle tossicodipendenze, la somma di 205 mila e 550 euro, per il conflitto emerso sui modi di intervenire e che ha contrapposto al Governo alcune Regioni e l'Umbria nominata capofila". Lo ha detto in Consiglio regionale la presidente della Giunta, Catiuscia Marini, in risposta ad un'interrogazione question time di Maria Rosi (pdl) con la quale si chiedevano spiegazioni sul mancato utilizzo delle risorse "in una regione come l'Umbria notoriamente investita del drammatico problema delle morti per overdose".
La presidente Marini ha detto che l'Umbria accetto' inizialmente di svolgere il ruolo di ente affidatario, nella convinzione di poter collaborare con le altre Regioni e con il Dipartimento, individuando di comune accordo il tipo di politiche necessarie ad affrontare i problemi legati alla droga. "Ma il Dipartimento - ha detto -, nonostante i ripetuti tentativi di mediazione fatti dagli uffici regionali e dalle altre Regioni, ha ritenuto di bypassare i livelli istituzionali non solo umbri e di rivolgersi esclusivamente ai servizi sanitari. In ragione di cio' si e' arrivati alla richiesta di restituzione delle somme stanziate che la Asl 4 ha tempestivamente provveduto a fare, anche se in sede di Commissione salute, a seguito di una riunione dei rappresentanti di Umbria e Veneto, il direttore generale del Dipartimento antidroga si e' impegnato a riaprire il progetto".

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