PERUGIA - Il tribunale del riesame di Perugia ha disposto oggi il dissequestro dell'area che si trova a Spoleto in via Cacciatori delle Alpi denominata ex Fiat dove sorge un immobile che si sarebbe dovuto convertire in edificio residenziale con un sottostante grande parcheggio interrato.

Una struttura che era stata sottoposta a sequestro preventivo dal gip di Spoleto su richiesta del pm il 22 giugno del 2010 per presunte irregolarita' nell'iter amministrativo-autorizzativo. Contro il provvedimento aveva quindi fatto ricorso la societa' costruttrice ma il tribunale del riesame di Perugia aveva confermato il sequestro il 20 luglio del 2010. Provvedimento che i difensori degli indagati, gli avvocati Giampaolo Filiani, Giuseppe Lavitola, Maria Enrica Cavalli e Luca Maori hanno impugnato in Cassazione che il 24 febbraio del 2011 ha annullato rinviandolo per nuovo esame ai giudici perugini.

I supremi giudici - ha spiegato l'avvocato Maori - hanno ritenuto infatti illegittimo il provvedimento di conferma del sequestro in quanto la valutazione di merito si era limitata alle risultanze della consulenza tecnica fatta eseguire dal pm, senza tenere conto delle deduzioni e delle consulenze difensive che hanno rilevato e dimostrato l'assoluta legittimita' dei provvedimenti emessi dalla pubblica amministrazione per autorizzare i lavori anche in relazione alle norme generali in materia edilizia.

Il tribunale del riesame ha quindi nuovamente esaminato il procedimento il 3 maggio scorso, annullando il sequestro preventivo. Ha cosi' disposto l'immediata restituzione agli aventi diritto di tutti i beni sequestrati. ''Notevole soddisfazione'' e' stata espressa dai rappresentanti della societa' costruttrice in quanto - ha spiegato ancora l'avvocato Maori - a seguito dell'interruzione dei lavori per quasi un anno si sono bloccati le opere di ristrutturazione dell'intera area ''con gravissime ed evidenti ripercussioni sia sotto il profilo occupazionale che urbanistico, anche in relazione al prossimo Festival dei due mondi''.

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