G. Cattaneo/ Dottorini (Idv): "Rometti riferisca in aula su centrale a carbone"
PERUGIA - “La Giunta regionale relazioni al più presto in Consiglio riguardo al progetto di rilancio della centrale a carbone di Gualdo Cattaneo. Si sente parlare di carbone pulito, di rifiuti, di biomasse e di un protocollo che l'assessore Rometti sarebbe in procinto di firmare con Enel e Università per l'anacronistico rilancio di quello che tutti ormai considerano un reperto di archeologia industriale ed energetica. Il tutto senza tenere in alcun conto le deliberazioni del Consiglio regionale che già nell'ottobre 2007 escluse in maniera categorica l'ipotesi di progetti di co-combustione e di trattamento dei rifiuti”. Così il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini, torna a chiedere una risposta dell'Esecutivo di Palazzo Donini alla sua interrogazione del marzo scorso attraverso la quale chiedeva “di conoscere i progetti ed i documenti relativi a scelte assunte senza alcun coinvolgimento della popolazione, né del Consiglio regionale”.
“Mentre gli Stati abbandonano forme di energia antiquate come il carbone e il nucleare – evidenzia Dottorini - in Umbria si concede ad Enel l'opportunità di rilanciare forme di produzione energetica altamente inquinanti e senza prospettive occupazionali, evitando di prendere in considerazione fonti rinnovabili e riconversione industriale. Il tutto – puntualizza - senza rispettare l'attuale Piano energetico regionale, né le deliberazioni del Consiglio regionale che prevedevano tra l'altro anche un'indagine epidemiologica riguardo alla diffusione di malattie e patologie correlate alla combustione del materiale utilizzato per la produzione di energia. È arrivato il momento – sottolinea Dottorini - che la Giunta ci spieghi chiaramente come intende tenere assieme il proprio impegno a favore delle fonti rinnovabili con operazioni veteroindustriali come quella della centrale di Gualdo Cattaneo, che già il ministro Calderoli nel 2009 dichiarò come 'altamente inquinante'. La recente sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle, in Veneto, - rimarca il capogruppo dell'Idv - dovrebbe indurre tutti a maggiore prudenza e a prendere atto dei cambiamenti che la necessità di riduzione delle emissioni e la green economy ci impongono”.
“Non riuscendo ad ottenere risposte per le vie ordinarie – fa sapere Dottorini - chiederemo che l'assessore Rometti venga a rispondere direttamente in Commissione prima dell'8 giugno, data in cui, come si apprende dalla stampa, la Regione dovrebbe firmare un protocollo con Enel e con Università. Sarà un modo – conclude - per tirare fuori dai cassetti un progetto che metteremo immediatamente a disposizione dei cittadini, delle associazioni e dell'intera opinione pubblica”.

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