Turismo sociale, il Pd provinciale lancia la sfida a Palazzo Cesaroni
PERUGIA - Secondo il testo le Province assumono il ruolo di Distretti di turismo sociale che propongono alla regione progetti di turismo endoregionale, di scambio con altre regioni e scambi internazionali. Alla Regione spetta il controllo, la realizzazione di attività promozionali e il miglioramento degli impianti di accoglienza con tanto di superamento delle barriere architettoniche. I contributi alla spesa, a secondo dei progetti, oscilleranno tra il 35 e il 50 per cento dell’importo totale.
Questi i punti centrali della proposta di legge sul turismo sociale presentata questa mattina dal gruppo della Provincia di Perugia del Pd.
“La nostra proposta – ha sottolineato il capogruppom Giampiero Rasimelli – sarà analizzata in commissione e poi passerà in consiglio. Se il voto sarà favorevole si darà il via ad un percorso di attuazione con la Regione al fine di trasformare la proposta in legge”. Ma non solo.
Il gruppo provinciale ha esercitato il diritto di iniziativa per una legge regionale al fine di introdurre un 'adeguiata regolamentazione sul turismo msociale l'individazione di quei soggetti che possono formulare proposte o offerte viaggio che saranno sovvenzionate dalla Regione.
"Quella di oggi -ha commentato il Presidente Marco Vinicio Guasticchi- è la dimostrazione che c’è la volontà tra le istituzioni di lavorare a progetti comuni per dare delle risposte sia economiche che sociali alla nostra comunità. Come Provincia siamo disponibili ad una massima collaborazione con la Regione per trovare il giusto coordinamento per mettere in campo quanto prima il turismo sociale”. Soddisfatto anche l’assessore Roberto Bertini: “C’è da aggiungere che il turismo sociale consentirà agli operatori turistici umbri di poter contare su un flusso turistico anche in quei periodi dove le strutture sono scarsamente popolate dal turismo tradizionale”.
Alla conferenza erano presenti anche l’assessore regionale al Turismo Fabrizio Bracco e il presidente regionale della II Commissione Gianfranco Chiacchieroni che hanno “ribadito la loro volontà di analizzare il contributo del Pd provinciale inserendolo nel fascicolo sul turismo sociale già avviato con una proposta dal capogruppo del Psi Massimo Buconi”.
Lo stesso Buconi, in una nota, ha salutato positivamente la proposta democratica considerandola "un contributo politico e tecnico molto importante dato che da una parte si mette in luce la volontà del centrosinistra e delle istituzioni di attuare quanto prima il turismo sociale, dall’altra si spinge per una velocizzazione dell’iter al fine di poter dare all’Umbria una legge di forte valenza sia economica che sociale".

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