ROMA - Sono già oltre 200 i morti sul lavoro del 2011. Secondo i dati raccolti dall'Anmil, l'associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, fino al 19 maggio gli incidenti mortali verificatisi nelle regioni italiane, e di cui si ha notizia, sono stati 201, cifra a cui si aggiunge oggi la morte di Bruno Montalti, l'operaio di 48 anni deceduto a seguito dell'incidente nel cantiere della metropolitana di Roma.

Stando ai dati dell'Inail, il 2010 è stato comunque un anno positivo per gli incidenti mortali. Per la prima volta dal dopoguerra lo scorso anno sono infatti scesi sotto quota mille, a 980 vittime, con una diminuzione del 6,9% rispetto al 2009, anno che aveva già registrato un calo del 10%. Il numero complessivo di incidenti è invece diminuito dell'1,9%.

Gli infortuni sul lavoro sono stati infatti in totale 775.250 a fronte dei 790.112 del 2009. Nell'industria in particolare il calo è stato del 6,1% (a fronte di una diminuzione dell'occupazione del 2,9%) con 278.400 incidenti (75.500 dei quali nelle costruzioni) contro i 296.381 del 2009 (81.487 nelle costruzioni).

Nell'agricoltura gli incidenti sono stati 50.100 (-4,9%). Solo nei servizi il numero degli infortuni è aumentato (446.750, +1,3%). L'industria è il settore nel quale sono stati di più gli incidenti mortali (445, di cui 205 nell'edilizia) ma è anche, con l'agricoltura, tra i settori che registrano la maggiore riduzione (-8,6% industria, -10,2% agricoltura). Nei servizi (-4,1%) la riduzione è minore. Nel terziario gli incidenti mortali sono stati 420 a fronte dei 438 del 2009.

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