Di Alessia Candito (Liberazione del 19/05/2011)

La linea ufficiale l'ha dettata Beppe Grillo sul suo blog: «Non ci aggreghiamo con nessuno, destra e sinistra sono la stessa cosa». E nelle zone - nonostante la tanto sbandierata autonomia dei meet-up locali e il livore con cui viene respinto l'epiteto "grillini" - si esegue. Anche Mattia Calise, giovane candidato a sindaco del Movimento cinque stelle a Milano, si allinea e in conferenza stampa, annuncia: «Noi non faremo apparentamenti. Non siamo un partito, ma una forza civica, in quanto tale non ci interessano seggi né poltrone».

Eppure, il giovane Calise, futuro consigliere comunale grazie alle oltre ventimila preferenze, dopo aver salutato con giubilo i posti conquistati in 8 consigli di zona dal Movimento cinque stelle (M5S), prima si lascia sfuggire che «molti dei nostri attivisti si sono espressi per Pisapia». Poco dopo ammette che «per me se vince la Moratti o Pisapia non è la stessa cosa. Sono persone molto diverse, è il modo di far politica che è simile». Ufficialmente però, la linea è nessuna indicazione di voto.

Diversi sembrano invece gli umori sul web, dove il movimento è quanto meno spaccato. Accanto ai duri e puri che fra due settimane non si recheranno ai seggi o lo faranno per annullare la scheda, cresce un'area sempre più numerosa, fatta da chi, nel ballottaggio, vede un'occasione per mandare a casa non solo la Moratti, ma anche il governo nazionale. «Che piaccia o meno, qualcuno questa città dovrà governarla, lasciarla in mano alla Moratti sarebbe un crimine», dice uno dei commenti sulla pagina "fan" di Calise. Dello stesso tono il commento del grillino Claudio, che sulla medesima pagina scrive: «Ok, adesso sangue freddo e ragioniamo sulle opportunità che si aprono. Non indicazioni di voto ma la pretesa di un cambiamento di rotta: a Milano si può tirare la volata e forse sarebbe la fine di Berlusconi». Sulla bacheca del Movimento 5 Stelle si legge invece: «Mattia schierati per Pisapia. Sarebbe giusto per Milano e per tutta l'Italia affondare la Moratti».

Una sconfessione della linea Grillo arriva anche dalla pagina Facebook "Noi Voteremo il Movimento nazionale a 5 stelle di Beppe Grillo". Per qualche ora, su una delle principali pagine del M5S, forte di circa 13 mila iscritti, ha campeggiato una nota postata da uno degli amministratori: «Personalmente voterei al ballottaggio sia per Pisapia che per De Magistris. Immagino che questa dichiarazione non piacerà a molti del Movimento che detestano ogni tipo di alleanza, ma qui non si tratta di alleanze politiche trasformiste, ma solo di buon senso». Lo status è stato rapidamente sostituito, ma non abbastanza in fretta da arginare i molti commenti positivi lasciati dagli utenti.

Utenti che non sembrano condividere neanche le ultime affermazioni di Grillo, che sul blog pontifica «che facciano Pisapia o Moratti sindaco, faranno sempre l'Expo e milioni di metri cubi di cemento, (…) quindi fanno finta di bisticciare poi sulle scelte sono identici, sul cemento, sul conflitto di interessi, sulla legge elettorale che non hanno detto niente che è una porcata vergognosa, sullo scudo fiscale».
Perplessa la base che su Twitter e Facebook si sfoga: «Non possiamo far finta che è indifferente per noi Pisapia o la cricca Letizia/Berlusca, oppure sì, col rischio però di lasciar vincere la Moratti. Ragazzi, non facciamo i fessi!». E chi, come Giorgio, minaccia: «Non schierandovi come movimento con Pisapia perdete il mio voto e la mia stima».

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