Il grande comunicatore Berlusconi pare aver perso la voce dopo le elezioni amministrative di domenica e lunedì scorsi. Tutti, compresi i suoi, si chiedono se ciò dipenda dal fatto che il Premier abbia urlato troppo durante i comizi elettorali o dal fatto che abbia deciso di rinchiudersi nel silenzio perché non sa che dire e che fare dopo la deludente performance del suo partito, che rischia di portare ad una crisi di governo per mano della Lega. Infatti, Bossi non solo non ha perso la voce, ma ha deciso di alzarla per non rischiare di ritrovarsi agli occhi della sua base, molto agitata, responsabile del tracollo. Il leader del carroccio ha capito che perdere la roccaforte della destra, la capitale del Nord, significherebbe perdere credibilità e il simbolo della battaglia storica dei leghisti.

Allora che fare? Bossi dice che saranno messe in campo tutte le forze per far vincere la Moratti al secondo turno, ma sa bene che è un'impresa difficile e che va preparato il post terremoto, semmai dichiarando danni a cose e persone solo al di fuori della sua forza politica. "Non ci facciamo trascinare a fondo" afferma Bossi, facendo prevedere una crisi inevitabile se si perdesse Milano.
A questo punto nessuno può essere sicuro che accadrà proprio questo, perché la Lega ci ha abitutati a cambi di posizione drastici per garantire la sopravvivenza dell'attuale maggioranza. Ma la corda fino a quando potrà essere tirata? Sa bene, Bossi, che i suoi possono spezzarla da un momento all'altro perché già sono tanti i preavvisi lanciati dalla base, basta ascoltare radio Padania per avere conferme.

Fonte: controlacrisi.org

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