Caso Brega/ Le dichiarazioni di Porcacchia e quei punti da chiarire
di NB -
TERNI - "Il programma dei vip per gli eventi valentiniani lo portava lui e i fondi li gestiva sempre lui": in sintesi è quello che l'ex direttore di confcommercio di Terni, Leandro Porcacchia, nonchè amministratore dell'associazione degli eventi valentiniani - arrestato per una tangente da 100mila euro a danno di un piccolo commerciante per ottenere un locale - avrebbe riferito al Pm Elisabetta Massini. Porcacchia dipinge Brega come l'unico vero traghettatorre di tutta l'associazione: programma, concerti, vip da chiamare, fondi da gestire. Ma Brega in quel periodo non era il semplice presidente dell'associazione - carica importante ma spesso più di facciata che di operatività - ma era l'assessore aglie eventi valentiniani: ovvio dunque che portasse programma e nomi concertati con gli uffici comunali.
"La destinazione dei fondi ci pensava Brega": sempre secondo Porcacchia che si riferisce dunque a quell'ammanco contestato di 240mila euro - spariti nel nulla? - che si è trasformato in un'accusa di peculato a carico del Presidente Brega. Ma, come riporta anche il quotidiano La Nazione, Porcacchia come amministratore di fondi e pagamenti se ne occupava direttamente; come lui stesso avrebbe ammesso: "Ho fatto transazioni con soggetti che chiedevano pagamenti di cose di cui non sapevo niente....Ho trattato con i creditori cercando di chiudere in pareggio. Dei soldi di Sviluppumbria non so niente....". Trattative, transazioni e pagamenti a stralci che evidentemente erano nella disponibilità anche sua. E non solo di Brega. La magistratura dunque dovrà valutare i due ruoli. Su Porcacchia però pesa quell'accusa di 100mila euro di tangente che lo ha portato in carcere. Innocente anche lui? Lo diranno i magistrati.




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