BOLOGNA - Sei giorni, cinque tappe, 1300 chilometri sulle strade che hanno segnato l'epopea del motociclismo. E' la ventesima rievocazione storica del Motogiro d'Italia, la manifestazione di moto d'epoca organizzata dal Moto club Terni Libero Liberati - Pileri in collaborazione con la federazione motociclistica italiana e con il supporto tecnico della Ducati.

Dopo il ritrovo a Bologna del 29, la partenza dei 200 partecipanti e' prevista per il 30 maggio. Salsomaggiore, Bassano del Grappa, Marostica e Cesenatico le tappe successive prima del ritorno nel capoluogo emiliano il 4 giugno. ''Questo e' un momento - ha detto il presidente e amministratore delegato Ducati, Gabriele Del Torchio, durante la conferenza stampa di presentazione ospitata nella sede di Borgo Panigale - che fa parte della nostra tradizione. Qui dove si respira l'aria di una grande storia aziendale.

In un periodo difficile per il settore motociclistico, vediamo un 2011 incoraggiante con crescita di ordini in tutte le parti del mondo. Intanto, buon Motogiro''. Il tour vedra' la partecipazione di piloti di moto d'epoca (e non solo) provenienti, con dei veri e propri gioielli motociclistici, da molte parti del mondo: olandesi, tedeschi, spagnoli, inglesi, cileni, argentini e australiani.

Ci sara' anche qualcuno che ha partecipato ai 'veri' motogiri agonistici degli anni '50, come Remo Venturi, vincitore dell'edizione del '57, che a 81 anni inforchera' la sua Mv Agusta. L'australiano Neil Green sara' invece al via, per realizzare il sogno di una vita, grazie a una raccolta fondi dei concittadini del suo piccolo paese e al sostegno della concessionaria Ducati di Sidney.

Si e' complimentato del buon momento della Ducati corse Paolo Sesti, presidente della federazione motociclistica italiana. ''Perche' Valentino Rossi - ha detto - non e' solo un patrimonio Ducati, ma anche di tutti gli italiani e di tutto il mondo della velocita''' (Del Torchio, ironico, ha detto poi di non aver citato Valentino per scaramanzia, dopo il buon terzo posto a Le Mans). Lo spettro di Valentino e' aleggiato anche sull'intervento del direttore di gara della rievocazione storica, Paolo Rossi, che ha ricordato il contributo dato da un piccolo team di Terni agli albori della carriera del campione di Tavullia.
 

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