PERUGIA - Sulla vicenda giudiziaria che vede coinvolto il presidente del Consiglio regionale dell'Umbria, Eros Brega, i capigruppo dei partiti della maggioranza di centrosinistra esprimono l'auspicio che il presidente "sappia portare elementi in grado di fare piena luce sulla vicenda" e apprezzamento per la volonta' di "evitare situazioni di difficolta' al Consiglio" da lui espressa stamani, nel corso della riunione congiunta dell'Ufficio di presidenza e della Conferenza dei capigruppo.
Brega e' indagato dalla procura di Terni per peculato in relazione a quando guidava l'associazione Eventi valentiniani, in un periodo cioe' precedente a quando ha assunto l'incarico attuale. Nella nota, i capigruppo di maggioranza ribadiscono "la piena fiducia nell'operato dell'autorita' inquirente, auspicando che essa concluda il proprio lavoro nel piu' breve tempo possibile, per gli evidenti riflessi istituzionali che la vicenda rischia di produrre sull'attivita' e il prestigio dell'Assemblea legislativa regionale".

Nell'apprezzare la "sensibilita' manifestata stamani dal presidente Brega che, nel corso della riunione congiunta dell'Ufficio di Presidenza e della Conferenza dei capigruppo precedentemente fissata, ha dichiarato la sua volonta' e disponibilita' a evitare situazioni di difficolta' all'organo che presiede su indicazione della maggioranza - precisano i capigruppo -, anche al fine di svolgere con maggiore liberta' le sue prerogative nella vicenda giudiziaria che lo riguarda". "Sottolineiamo, pertanto - aggiungono - l'alto rilievo istituzionale assunto dal presidente Brega che pone la difesa del bene comune al di sopra degli interessi personali. Sulla vicenda in questione ci riserviamo, altresi', un'ulteriore riflessione, anche alla luce di nuove ed eventuali informazioni che, ad oggi, non sono a nostra disposizione".

Infine, i capigruppo del centrosinistra, respingono le "dichiarazioni strumentali del capogruppo 'Per l'Umbria', Fiammetta Modena, espresse con un livore che, a qualsiasi livello di confronto, mal si addice a un alto rappresentante politico-istituzionale. Consideriamo irricevibili le considerazioni espresse dal consigliere Modena, esponente di un centrodestra che tra i suoi massimi rappresentanti in Parlamento annovera persone con condanne passate in giudicato, le quali continuano a svolgere i loro compiti. Non e' pertanto da quel pulpito - concludono i capigruppo - che le forze di maggioranza intendono ricevere lezioni di moralita' e rigore politico e istituzionale".
 

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