RU486/ Maria Rosi (Pdl) non condivide scelte dRegione: segua llinee ministeriali
PERUGIA - Il consigliere regionale del Pdl in Umbria, Maria Rosi, lancia l'allarme sui rischi, "anche mortali" dell'uso della pillola abortiva Ru486, ricordando che "sono ormai 32 le morti accertate per complicazioni legate all'uso di questo farmaco".
Secondo Rosi la Regione Umbria deve seguire le linee misteriali " che prevedono il ricovero ospedaliero, perché – ha sostenuto – non si può giocare con la vita delle persone.
Il consigliere del Pdl ricorda al riguardo che un recente studio australiano "ha segnalato che le complicazioni dopo l'aborto medico sono molto piu' frequenti di quelle a seguito di aborto chirurgico, in base ai risultati di 7000 aborti effettuati con la Ru486 nel sud dell'Australia, confermando cosi' i dati gia' noti alla letteratura scientifica".
"Per sterili ideologismi non si puo' paragonare la pillola Ru486 a un farmaco ordinario da somministrare in regime di day hospital - prosegue il consigliere -: i rischi connessi all'interruzione farmacologica della gravidanza si possono considerare equivalenti alla interruzione chirurgica solo se l'interruzione di gravidanza avviene in ambito ospedaliero. E' vero che la donna ha il diritto scegliere, ma e' altrettanto vero che noi abbiamo il dovere di rendere la sua scelta sicura e consapevole. Non possiamo considerare l'aborto un fatto domestico e non si puo' considerare la Ru486 come un semplice contraccettivo".

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