(dell'inviata Enrica Battifoglia) (ANSA) - CAPE CANAVERAL (FLORIDA) - Ha acceso i motori e si sta scaldando, il cacciatore di antimateria in volo verso la Stazione Spaziale Internazionale sullo shuttle Endeavour. La grande macchina scalda i muscoli perche' da venerdi' comincera' a lavorare senza sosta per i prossimi 10-15 anni per scoprire i segreti dell'antimateria.

Venerdi e' prevista infatti la manovra acrobatica nella quale il braccio robotico dello shuttle passera' questo strumento da 7 tonnellate al braccio robotico della Stazione Spaziale come fosse un pallone da basket, per agganciarlo all'esterno della stazione orbitale.

''Sara' un passaggio di mano spettacolare, una delle operazioni piu' complicate della missione e durera' qualche ora'', spiega il fisico Roberto Battiston, dell'universita' e della sezione dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) di Perugia e vicepresidente della collaborazione internazionale che in 16 anni di lavoro ha realizzato questo strumento costato 2 miliardi di dollari.

La ricerca e' stata coordinata dal Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, con la guida scientifica del Nobel Samuel Ting, del Cern di Ginevra. L'Italia ha contribuito per il 25% attraverso l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l'Infn.

A manovrare il braccio robotico dello shuttle sara' Roberto Vittori. Astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e colonnello dell'Aeronautica Militare Italiana, Vittori si e' laureato in fisica a Perugia con Battiston: a distanza di anni, le loro strade si incontrano di nuovo in questa missione.

Sempre venerdi', alla fine della manovra, l'aggancio avverra' con un click che l'Ams sara' alimentato dai sistemi della Stazione Spaziale. Da quel momento lo strumento sara' attraversato da una doccia di particelle ad altissima energia, i raggi cosmici. ''Sara' un flusso simile a un cascata d'acqua e ci aspettiamo da subito la registrazione dei primi eventi'', dice Battiston.

Nello spazio, infatti, ''le particelle ad alta energia sono 10 volte piu' abbondanti di quelle che raggiungono la Terra: si stima che siano circa 2.000 al secondo, mentre sulla Terra sono un centinaio al secondo''. I dati arriveranno nel centro di controllo della Nasa a Houston, nella stessa sala da cui si seguivano le missioni Apollo che hanno portato l'uomo sulla Luna. Li' sono gia' al lavoro una quarantina di persone e molti sono italiani.

''Con l'Ams cercheremo nuclei pesanti, come quelli di elio, il gas che insieme all'idrogeno e' stato prodotto al momento del Big Bang'', ha detto Battiston. ''Basterebbe scoprire un anti-nucleo per immaginare l'esistenza di anti-mondi'.

L'attesa per i risultati e' grandissima in tutto il mondo. I fisici sanno che materia e antimateria sono state prodotte in parti uguali al momento del Big Bang e che si annullano a vicenda; ma nessuno sa dire perche' la materia abbia vinto la battaglia e sia sopravvissuta. Il mistero e' che fine abbia fatto l'antimateria ed e' per questo che l'Ams va a cercarla nel cosmo. ''E' un mistero davvero grande, un problema inalterato da 50 anni - osserva Battiston - e la teoria non ci aiuta piu' molto: adesso servono dati sperimentali''.
 

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