Di Ciuenlai

I candidati della sinistra sfondano, quelli moderati tengono. E’ festa grande, in tutto il paese, per gli avversari del cavaliere. Unica eccezione l’Umbria. Qui la destra avanza e aggiunge altri due comuni (Nocera Umbra e Montecastrilli) alla sua collezione e conserva, con un buon risultato, quello che aveva (Assisi). Il centrosinistra tiene (in alcuni casi per un pelo) le sue roccaforti, ma arretra, e di brutto in tutta la regione. Il confronto con le precedenti elezioni è impietoso : meno 6% ad Assisi, meno 11% ad Amelia, meno 13% a Trevi, meno 20% a Bevagna e meno 25% a Città di Castello. Dentro questa debacle ci sta il tracollo del Pd che, rispetto alle sue migliori performance, è sotto di 10 punti a Città di Castello e di 20 ad Assisi, vince per soli 16 voti a Trevi (dove negli anni 70 il Pci da solo, aveva il 56%) e, dulcis in fundo, non avrà una propria rappresentanza consiliare a Nocera Umbra. Ed è appunto in quella fascia di territorio che si manifesta in maniera più acuta la crisi degli ex rossi.

La perdita di Nocera segue quella di Montefalco, in un quadro nel quale l’amministrazione spoletina si regge per una scommessa e Foligno è sempre sotto la spada di damocle delle inchieste. Da qui al crollo, se qualcuno non ci mette una zeppa (e direi alla svelta), il passo è breve. Eppure in Piazza Della Repubblica si continua a brindare alle sconfitte. Nessuna analisi seria, nessuna autocritica, nessun annuncio di appuntamenti ravvicinati per aprire una profonda riflessione. Una situazione che rasenta l’incoscienza politica. Ma se il Pd piange, l’altra sinistra non ride. Qua e là Idv, Federazione e Sel fanno qualche buon risultato, ma non riescono ad intercettare l’esodo continuo di consensi dal partito di maggioranza relativa. Le divisioni, la feroce politica di concorrenza, la mancanza di una qualsiasi politica unitaria (presente invece in altre regioni), non fanno percepire questi partiti come una alternativa credibile e spendibile. E tra gli alleati c’è chi approfitta di questa situazione, la sfrutta, si infila e se la gode. Chiedete a Bacchetta, chiedete ai socialisti e otterrete il sorriso più splendente dell’Umbria.
 

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