Il consiglio comunale fatto, quasi furtivamente, convocare dal Sindaco Morroni sulla questione dell'acquisto di Appennino Turismo, è stato l'ultimo episodio che segna la decadenza della Giunta e della maggioranza. Ad un mese esatto dallo scorso consiglio monotematico, dove si determinò lo strappo con i monacelliani, i berlusconiani di Gualdo sono candidamente tornati sulla scena del delitto con una proposta ancora più indecente di quella che l'aveva preceduta e che ha infine sancito, salvi ulteriori imprevisiti, l'acquisto della società per la promozione turistica del territorio e per la gestione delle strutture a questa missione dedicate da parte di ESA, la municipalizzata dei rifiuti.

Per ottenere questo risultato, hanno tentato di ridurre il consiglio comunale ad un dormitorio di pecore, pretendendo con il solito savoir faire di chiara matrice mussoliniana che l'opposizione non ricordasse che siamo nel bel mezzo di una crisi della maggioranza tuttora irrisolta e, nel merito, che il consiglio comunale non conoscesse quali e di quale reale consistenza saranno i debiti che si troverà a pagare ESA, quali siano piani di sviluppo della municipalizzata, ora trasformata in multiutility senza il consenso delle rappresentanze dei lavoratori, senza un percorso istituzionale ed amministrativo limpido e trasparente e ribaltando completamente le regole della buona amministrazione: ESA decide, il Comune esegue. Un giocattolo messo politicamente nelle mani degli economisti di Tutti Uniti per Gualdo, un nuovo carrozzone che dismetterà progressivamente gli impegni per una gestione indirizzata verso obiettivi di qualità sulla raccolta differenziata, la riduzione, il recupero ed il riciclaggio dei rifiuti e che presto verrà svenduto al miglior offerente privato con la scusa del decreto Ronchi, lo stesso che privatizza l'acqua e lo stesso contro cui si celebreranno i referendum del 12 e del 13 giugno.

Un fluorilegio di bugie e il solito ringhio del Presidente del Consiglio comunale hanno invano nascosto la precarietà permanente di questa Giunta, giungendo senza motivo a minacciare addirittura l'allontanamento di un rappresentante della stampa dalla sala consiliare attraverso il ricorso alla forza pubblica, solo perchè si era permesso sottovoce di chiedere l'esito delle votazioni sul punto. Semmai vi fosse stato il bisogno di capire con chi abbiamo a che fare anche a Gualdo, gli episodi del consiglio comunale di oggi pomeriggio confermano l'arroganza insopportabile e lo stato di confusione, di forte fibrillazione nervosa che caratterizzano la diarchia di Morroni e di Vecchiarelli, salvata per adesso dallo Scilipoti di Gualdo.

Ad oggi non sappiamo se la crisi di questa Giunta verrà solo ricordata per la quarantena di un capogruppo e per l'ordine sparso con cui agisce la seconda gamba della maggioranza, quella dei monacelliani. Sappiamo però che da qui in avanti, salvo una risoluzione chiara ed in tempi brevi della crisi, avremo la stessa situazione di precarietà e di immobilismo di quest'ultimo mese, con l'aggravante che la Giunta si reggerà grazie agli Scilipoti locali e sarà appesa in maniera sistematica ad un filo invisibile e molto sottile. Speriamo almeno che ci risparmino di qui a breve dal prendere atto dell'istituzione di una nuova delega assessorile: quella all'odontotecnica.
Il consiglio comunale di lunedì 16 maggio è stata l'ennesima prova di inadeguatezza di questa Giunta ed è la conferma di un dato politico tuttora chiarissimo: le assenze e la diversità di comportamento nel voto dei singoli consiglieri di SMS ci dicono inequivocabilmente che non c'è più una maggioranza, quanto meno solida e stabile.

E' per questo che nei prossimi giorni intensificheremo la campagna cittadina per le dimissioni immediate del Sindaco e, dopo la brutale arroganza dimostrata oggi, daremo vita all'occupazione simbolica ma determinata del consiglio comunale, finchè questi signori non si peritino di convocarne uno per ratificare la loro crisi irreversibile e per rendere edotti tutti i cittadini di Gualdo sulle sue cause e sulle sue prospettive. Come sinistra per Gualdo non staremo certo ad attendere le comodità dei signori della ex maggioranza e delle loro sedute spiritiche permanenti per rianimarne le membra, mentre nel frattempo si manda alla malora la nostra Città.
Gualdo ha bisogno di una Giunta, non di uno specchio del governo Berlusconi.

Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini


 

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