Elez Assisi/ Travicelli (Pd): Identità della città imprescindibile da Francesco
ASSISI - Domenica e lunedì avremo l’opportunità di scegliere il futuro di Assisi. Un appuntamento importante per la nostra amata città, che oggi più che mai ha bisogno di rinnovamento, di crescita, di una nuova identità culturale che guardi a Francesco come a un modello imprescindibile, di una nuova strada per uno sviluppo sostenibile. Ho raccolto la sfida di queste elezioni e insieme al Partito Democratico sostengo la candidatura di Carlo Cianetti Sindaco, con la passione e l’impegno di chi ama la propria terra. Da donna, da madre, da cittadina voglio continuare a impegnarmi per migliorare la qualità della vita dei cittadini, perché si torni ad ascoltare il mondo produttivo, perché si dia un sostegno concreto alle persone più deboli e indifese, perché si faccia della crescita, della solidarietà, del rinnovamento e della partecipazione le parole d’ordine di un progetto politico e amministrativo finalmente innovativo. Perché si dia spazio alle donne. Città più amiche delle donne sono, infatti, città più accoglienti e vivibili per tutti. E’ per questo che insieme al Partito Democratico sono da tempo impegnata e continuerò a impegnarmi, per fare di Assisi una città amica delle donne. Nella nostra città, ad esempio, dobbiamo tornare ad ascoltare i bisogni delle donne e a realizzare e ampliare servizi vicini alle mamme, alle lavoratrici, alle anziane, alle casalinghe, alle giovani, alle disoccupate. Parlo dell’istituzione di un centro di ascolto per vittime di violenza, della realizzazione di un asilo nido comunale, che sostenga la maternità e la famiglia, di un concreto impegno per rendere possibile per le neomamme donare il cordone ombelicale per contribuire alla ricerca e allo studio di cure per malattie gravi. La parità di genere dovrà, inoltre, essere una priorità dell’amministrazione comunale, oltre che della politica: si potrebbe pensare, ad esempio, all’istituzione di un bilancio di genere che preveda la verifica sull’impiego delle risorse. Dovremmo, inoltre, pensare alla sicurezza delle donne e alla loro dignità, evitando di avallare campagne che prevedano stereotipi lesivi della dignità femminile, oltre che a misure per una città più semplice da vivere: tempi e orari flessibili, a partire dai tempi della pubblica amministrazione. E infine ideare e programmare campagne di prevenzione per la salute femminile e piani per il lavoro e l’occupazione femminile.

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