TORINO - I dettagli del piano di riorganizzazione globale della Thyssenkrupp si conosceranno venerdi', quando si riunira' a Essen il consiglio di sorveglianza. Il piano, anticipato dal nuovo amministratore delegato di ThyssenKrupp Ag, Heinrich Hiesinger, in una lettera indirizzata a tutti i dipendenti, prevede ''un cambio radicale nella strategia del gruppo - spiega la Fiom - e ipotizza, oltre a dichiarate dismissioni, scorpori e vendite in alcuni comparti''.

Tra questi la separazione delle attivita' dell'area dell'acciaio inox, di cui fa parte la fabbrica di Terni ma anche stabilimenti tedeschi, statunitensi e cinesi. ''La vendita e' una delle possibilita' - spiega Attilio Romanelli, segretario della Fiom di Terni - cosi' come quella di joint venture con altre societa' in Europa. Ieri si sono riunite le rsu del gruppo e hanno ribadito che il sito di Terni e' strategico per l'Italia. Se dovesse venire meno ci sarebbero conseguenze gravi per molti comparti produttivi del Paese''.

Laura Spezia, segretaria nazionale e responsabile siderurgia della Fiom e Vittorio Bardi, coordinatore nazionale del settore chiedono incontro urgente alla Ig Metal, il sindacato tedesco dei metalmeccanici, e alla Fem, la federazione europea di categoria ''per definire una strategia comune sugli annunciati cambi nella strategia del gruppo''.

''Il pericolo - affermano Spezia e Bardi - e' quello di un disimpegno piu' generale qualora l'azienda non metta in atto politiche industriali e scelte strategiche di qualificazione della struttura produttiva, a partire dalle specializzazioni e dai poli di eccellenza gia' individuati in Italia e in Europa. Su scelte cosi' rilevanti, metteremo in moto la necessaria mobilitazione sindacale in tutti i siti di ThyssenKrupp e chiameremo le istituzioni locali e il governo italiano ad intervenire''.
 

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