PERUGIA - Si sono verificati nell'oceano Pacifico gli unici veri terremoti registrati dall'Osservatorio sismologico Andrea Bina di Perugia oggi, giorno indicato dall'autodidatta di Faenza Raffaele Bendandi per un grande sisma a Roma.

Scosse, quelle oceaniche, percepite solo grazie alla rete di rilevamento particolarmente sensibile della quale dispone la struttura del capoluogo umbro. La stessa che capta i microsismi che normalmente si verificano in Umbria.

Eppure negli ultimi giorni il direttore, padre Martino Siciliani, ha dovuto rispondere a un'ottantina di telefonate di persone allarmate dalla profezia. Tra le ultime, stamani, quella giunta da una scuola dove un'insegnante si accingeva a far svolgere ai ragazzi una prova di evacuazione. A tutti il monaco benedettino che studia i terremoti da 40 anni ha risposto con un sorriso rassicurandoli.

''Ancora - spiega padre Martino - e' praticamente impossibile predire con precisione un sisma. Cioe' indicare dove e quando avverra' e la sua intensita'. Nemmeno i giapponesi ci riescono''.

Il sismologo (che ha studiato anche a Berkeley e a Strasburgo) giudica comunque sbagliata la profezia. ''A Roma c'e' sempre stata - ricorda - un'attivita' sismica contenuta. Anche nei dintorni non ci sono strutture sismo-tettoniche di grande rilievo. Non ci sono quindi elementi - ha concluso padre Martino - per un sisma importante in quell'area''.

 

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