PERUGIA - “Tutte le cose eccellenti sono tanto difficili quanto rare”. A una citazione di Spinoza Anna Ascani, Portavoce regionale delle Democratiche umbre, ha voluto affidare il racconto dell’impegno delle donne del Partito Democratico in occasione del voto amministrativo del 15 e 16 maggio. Un impegno concreto e lungimirante, che ha puntato all’eccellenza si è tradotto in un riscontro molto positivo in termini di candidature e di programmi nei Comuni al voto.

“Non si è cercata la quota per la quota, non si è tentato di posizionare una bandierina rosa, né si sono cercate le candidate nell’elenco del telefono: abbiamo cercato di lanciare proposte autorevoli, di valorizzare esperienze di partito e importanti espressioni della società civile, del mondo del volontariato, delle professioni”. E alla fine nelle liste del Pd il 30% dei candidati è donna, a Bevagna una donna aspira a diventare sindaco, ad Assisi una donna è capolista e ha accolto la sfida delle primarie.

“Abbiamo fatto una scelta di eccellenza – aggiunge Ascani – e spero che i nostri cittadini lo sappiano riconoscere”. Anche perché “più che essere candidate, conta essere elette”, per poter portare un contributo innovativo all’amministrazione delle città. “Il federalismo ha prodotto tagli importanti ai bilanci dei Comuni che ora sono in difficoltà per il mantenimento dei servizi. Arriveranno tempi duri – spiega Ascani – e c’è bisogno delle esperienze, delle competenze e delle sensibilità delle donne”. Le stesse esperienze, competenze e sensibilità che hanno permesso l’organizzazione della grande manifestazione del 13 Febbraio “Se non ora quando”.

“In quell’occasione abbiamo dimostrato una grande capacità di fare rete, di batterci insieme per ciò che ci sta a cuore”. E non solo. “Abbiamo fatto bene una cosa, come Pd: quando Berlusconi è arrivato al punto ultimo di offesa della dignità delle donne, sono state le donne della Segreteria nazionale del Pd le prime a scendere in piazza per dire basta”. E mentre nascevano i movimenti il Pd concludeva il percorso di definizione della Conferenza permanente delle Democratiche, luogo di incontro e di confronto, di elaborazione e di scambio. La vera innovazione di cui le donne sono portatrici? “La capacità di fare rete per lasciare qualcosa al futuro, per condividere esperienze e trovare soluzioni”. Per rappresentare l’alternativa. Le Democratiche umbre invitano, perciò, a votare donna: “La scelta migliore per la tua città”, recita il volantino predisposto per l’occasione. “Il Pd sostiene dieci proposte – spiega Stefania Fiorucci, portavoce provinciale delle Democratiche di Perugia – per una città amica delle donne e perché città più amiche delle donne sono più accoglienti e vivibili per tutti”.

"Sarebbe, dunque, importante – aggiunge Fiorucci - poter contare su giunte composte in modo paritario da donne e uomini, introdurre quote rose nelle nomine dei consigli di amministrazione di società partecipate, bilanci di genere con opportune verifiche sull’impiego di risorse in tutti i settori dell’amministrazione, destinare fondi ai centri antiviolenza. E poi elaborare piani per la sicurezza delle città, ideare campagne di sensibilizzazione contro stereotipi lesivi della dignità femminile, sostenere i servizi per l’infanzia e la non autosufficienza".

“Le nostre amministrazioni potrebbero prevedere misure per città più semplici da vivere – ancora Fiorucci - con tempi e orari flessibili, a partire dai tempi della pubblica amministrazione. E’ importante, inoltre, rafforzare i servizi per la prevenzione e la salute delle donne, in primis i consultori”. “L’ultimo punto – conclude Fiorucci – ma non per importanza, riguarda il lavoro: dovremo moltiplicare le misure a sostegno della formazione e dell’occupazione femminile. E come Democratiche sosterremo con forza il percorso, intrapreso dal Partito Democratico, sia a livello nazionale che a livello locale, per l’istituzione di una Conferenza permanente del Lavoro”.

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