Sinistra Ecologia Libertà Foligno sostiene la piattaforma rivendicativa proposta dalla Cgil, con la quale condivide la necessità di operare con impegno e serietà per il destino delle giovani generazioni, per una prospettiva di occupazione piena e stabile, per una riforma complessiva del welfare, per la difesa di salari e pensioni, per maggiori investimenti nei comparti pubblici (Cultura, Sanità e Salute, Trasporti, Politiche industriali, Istruzione, Università, Ricerca, Servizi sociali). La nostra attenzione è rivolta, ancora, in direzione di quelle nuove forme e figure del Lavoro (la platea sterminata e variegata dei milioni di precari e le soggettività migranti, ad esempio) non adeguatamente provviste o totalmente sprovviste di garanzie sociali e diritti di cittadinanza.

Contestualmente, il Governo di centro-destra rimane immobile al cospetto di una crisi economica strutturale, continuando a non dare risposte neanche al mondo dell’impresa, che a sua volta si divide tra imprenditori socialmente responsabili ed imprenditori socialmente irresponsabili; d’altro canto, le uniche preoccupazioni di questi ultimi – spalleggiati dal Governo – sono la pratica degli accordi separati, la compressione dei diritti dei lavoratori o la delocalizzazione in nome della competitività e dei profitti, senza prendere in considerazione le proposte della Cgil, come ad esempio quella di una legge che definisca regole certe di democrazia e rappresentanza sindacale sui luoghi di lavoro.

SEL ritiene ancora più importante partecipare allo Sciopero del 6 maggio a Terni, riteniamo importante la scelta di Terni come sede della manifestazione, un territorio che da molto tempo e' attraversato da una grave crisi industriale e per il quale non si sono mai realizzati dei seri piani di sviluppo territoriale. E’ necessario, dunque, mantenere alta l’attenzione sui temi dell’occupazione nel nostro territorio (come su quelli della sicurezza, delle illegalità, delle esternalizzazioni e del sommerso nei luoghi di lavoro) soprattutto alla luce dei dati forniti ultimamente dall’Osservatorio sul mercato del lavoro, i quali attestano una fase di ripresa dell’economia, alla quale però non corrisponde una ripresa dell’occupazione.

Il grande tema è quello del precariato e SEL vuole affrontarlo con una proposta concreta: il progetto di legge sul reddito sociale; ma siamo consapevoli che senza una legge organica sul Lavoro che riduca ad un massimo di 5-6 le tipologie contrattuali a disposizione delle imprese, a fronte delle attuali 48, il tumore sociale ed esistenziale della precarietà non sarà mai estirpato.

SEL ritiene che l’uscita dalla crisi passi per il rilancio di una politica industriale locale, e chiede di concentrare gli sforzi delle parti sociali e delle Istituzioni per un piano di sviluppo qualificato, mettendo in moto meccanismi di sburocratizzazione verso nuovi insediamenti produttivi, e sostenendo il diffuso e già esistente tessuto delle piccole e medie cooperative ed imprese, nonché incoraggiando l’emersione delle creatività e dei talenti dispersi. Sarebbe, inoltre, opportuno raggruppare tutti gli incentivi pubblici a favore del sistema delle imprese in un Fondo unico “per lo sviluppo di qualità e l’occupazione”, allo scopo di consentire l’erogazione degli stessi secondo criteri selettivi e convergenti di innovazione, sostenibilità e buona occupazione.

Sinistra Ecologia Libertà, infine, crede che solamente attraverso un Nuovo modello di sviluppo (fondato sulla riconversione ecologica delle produzioni, sulla sobrietà dei consumi, sui beni comuni e sul superamento dello storico conflitto tra giustizia socio-economica e giustizia ambientale; e perseguibile attraverso l’intensificazione della leva fiscale sulle transazioni finanziarie, le rendite ed i grandi patrimoni) che si ponga l’obiettivo di ridurre drasticamente le diseguaglianze sociali, puntando alla redistribuzione di reddito e ricchezze, si possa pensare ad un’alternativa realizzabile, più incline ai bisogni di tutti e tutte ed alla dignità del Lavoro che all’anarchia del Mercato.
Noi stiamo dalla parte delle lavoratrici, dei lavoratori e dei loro diritti. Stiamo con la CGIL e con la FIOM che rifiuta uno scambio tra investimenti, peraltro incerti e diritti di libertà e democrazia nei luoghi di lavoro.


Salvatore Savastano – Segretario Sinistra Ecologia Libertà Foligno
 

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